La Triestina Calcio cade a Gorgonzola: decisivi due penalty, finisce 2-1

Faggioli fallisce un rigore al 90’, mentre la Giana si impone grazie al penalty di Lamesta: la distanza in classifica dalla Pro Patria resta comunque inalterata

Ciro Esposito
Il rigore sbagliato da Faggioli (foto Andrea Lasorte)
Il rigore sbagliato da Faggioli (foto Andrea Lasorte)

Poteva essere il giorno della svolta e invece a Gorgonzola è arrivata una doppia mazzata. Anzi tripla. L’Unione che voleva vincere ha perso senza meritarlo. Ha subito alcune interpretazioni arbitrali non coerenti e sfavorevoli (e non è una novità) ma poteva pareggiare almeno con un rigore (finalmente) al 90’.

Faggioli è scivolato in modo maldestro e la palla ha colpito il palo. Proprio la fotografia di un periodaccio. E infine, come se non bastassero le sciagure, Tesser ha perso per infortunio il suo più bravo attaccante (gran gol del pareggio) che ne avrà per un po’ visto che si tratta di un guaio muscolare..

Insomma il match dell’Immacolata non chiude ogni discorso sulle possibilità della remuntada della disperazione ma la rende sempre più vicino all’impossibile. Non è mai finita fino a quando non è finita dicono i saggi. Non resta che aggrapparsi alla sconfitta della Pro Patria ma è davvero poca cosa.

La squadra regge

Forse l’unico stimolo a non arrendersi viene proprio dal comportamento della squadra. A Gorgonzola l’Unione ha giocato una prima frazione sotto tono ma nella ripresa ha saputo farsi valere, è stata capace di rimontare la rete di Vitale, ha avuto lo spirito di spingere fino all’ultimo secondo su un terreno viscido e pericoloso. Eppure non è bastato. Se Faggioli avesse realizzato il rigore sarebbe arrivato un punto. Un bottino quasi irrilevante in classifica ma utilissimo per dare ossigeno a un gruppo che finora ha fatto tanto m a non si sa fino a quando potrà resistere. Soprattutto se la società non farà chiarezza su cosa intende fare da qua a gennaio e per il futuro dell’Unione.

Primo tempo blando

Dopo il consueto inizio in pressing a tutto campo gli alabardati subiscono la solidità dei padroni di casa. Con la linea centrale a cinque di una squadra con poco talento ma costruita da anni alla perfezione per la categoria Ionita e compagni non trovano spazi. Matosevic fa una paratona al 5’ su destro e giro di Renda e il gol arriva dopo 8’: Vitale carica Ionita (il sospetto del fallo c’è) salta in velocità Anzolin scarica il destro, che subisce la deviazione di Moretti, inganna Matosevic. L’Unione sembra essere un po’ sulle ginocchia e soprattutto non riesce a verticalizzare. Appena gli riesce segna con Vertainen ma l’Fvs indica un millimetrico fuorigioco. Comunque la Triestina riesce ad alzare il ritmo e la Giana sbuffa.

Il pari che illude

La pausa fa bene agli alabardati il cui passo è più deciso. Il pareggio arriva puntuale: Jonsson pesca con precisione la corsa in profondità di Vertainen il cui destro è imparabile. Passano 2’ e su un’altra verticalizzazione la coscia sinistra del finlandese si inceppa. Entra Faggioli accompagnato da D’Urso che rileva un poco brillante Gunduz. E Ionita trova anche la rete del vantaggio ma l’arbitro rileva sull’azione un contato falloso (non evidente) di Faggioli. Tesser s’infuria. Espinal fa tre cambi per rimediare a una situazione di difficoltà sulla spinta della Triestina.

I numeri finali

Non si può dire che la Giana, a differenza dell’Unione accumuli debiti con la fortuna. Al 30’ su traversone da destra nel duello con Lischetti in area Moretti cade, allarga il braccio, e stende anche l’attaccante. L’arbitro vede un penalty e Lamesta (appena entrato) fredda Matosevic. La generosità dell’Unione si conferma tale anche in terra lombarda e mette alle corde i padroni di casa.

Un paio di stoccate neutralizzate da Mazza prima e un rigore poi: Alborghetti rifila un calcione con gamba alta (possibile anche il rosso) a Crnigoj. Faggioli si incarica sul dischetto ma al momento della battuta scivola (le immagini faranno il giro del mondo) o colpisce una zolla, la palla si impenna e colpisce il palo alto con Mazza battuto. Insomma l’Unione non è aiutata ma nemmeno si aiuta. Il forcing finale è straordinario ma inutile. Si torna a Trieste senza punti. Bisogna non mollare, ma è dura.

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