Triestina, gruppo storico solido e motivato e i nuovi hanno superato la prima prova

TRIESTE Se qualcuno avesse covato dei dubbi sugli stimoli di un gruppo che si è visto sfilare sotto il naso solo due mesi fa una promozione già domenica al Rocco ha avuto la prima risposta.
La Triestina ha giocato contro la Cavese con il piglio di una gara di campionato. Il gran ritmo è stato scandito soprattutto nella prima mezz’ora. E non potrebbe essere altrimenti dopo tre settimane di preparazione. Ma al di là della questione atletica è balzata agli occhi la capacità di pressing, di proposta di gioco e di attitudine al sacrificio della squadra.
La Cavese, parecchio rinnovata nel suo organico, forse non era l’avversario più impegnativo ma c’è da dire che i campani non si sono tirati indietro. Il gruppo alabardato ha dimostrato di essere vivo e soprattutto con il vantaggio di giocare a memoria come vuole Pavanel. È questo il plus di un inizio stagione che la Triestina dovrà capitalizzare al massimo. Se la squadra ha dato segnali evidenti di salute soprattutto a livello motivazionale, anche il pubblico presente (per quanto ancora poco riconoscente quanto a numeri) ha dimostrato che il feeling nato soprattutto nella seconda parte del campionato è ancora integro.
Sul piano tecnico, con i distinguo necessari in questa fase della stagione, i nuovi arrivati son già ben integrati e soprattutto hanno dimostrato di poter dare quel contributo che tutti si aspettano. Giorico ha ritmo, velocità di passaggio, precisione mixati con interventi efficaci in copertura. Scrugli a destra (ma ha fatto bene anche Formiconi sull’inedita per lui sinistra) ha dimostrato di essere in grado di coprire, anche con buoni anticipi, e di crossare dal fondo. La mezz’ora giocata da Ferretti ha evidenziato le qualità del giocatore proveniente dalla Feralpisalò. L’inserimento di un altro esterno sarà decisivo anche perché al momento sulla fascia il solo Procaccio sembra trovarsi pienamente a suo agio mentre Mensah deve adattarsi. Sulle capacità offensive e realizzative dell’Unione c’è poco da scoprire specie se Granoche continuerà a sorprender, come ha fatto domenica per grinta, voglia di giocare e freschezza atletica. In attesa degli ultimi colpi di mercato e dei prossimi test il fatto di andare avanti in Coppa Italia ha due aspetti positivi. Il primo è quello di forgiare la squadra contro avversari di livello che si impegnano. Il secondo è l’effetto che il passaggio del turno può avere sui potenziali abbonati ancora indecisi. Una buona prestazione, al di là del risultato, domenica a Perugia potrà avere un ulteriore aspetto propulsivo. Questa Triestina ne ha bisogno e se lo merita. —
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