Triestina, prima del mercato da definire il progetto tecnico

A breve l’incontro tra Milanese e l’allenatore confermato alla fine del match perso con il Pisa per chiarire su quali basi costruire la squadra del futuro
Foto BRUNI 09.06.2019 Triestina Calcio-PISA :Finale play-off--vince Pisa 3-1--Pavanel in tribuna
Foto BRUNI 09.06.2019 Triestina Calcio-PISA :Finale play-off--vince Pisa 3-1--Pavanel in tribuna



Dopo le lacrime e la delusione per la serie B mancata, in casa alabardata è già ora di voltare pagina. O meglio, guardare indietro alla stagione appena finita può essere utile, ma solo per correggere gli errori che ovviamente ci sono stati. Prima di gettarsi sul mercato e cercare quei tre-quattro innesti che potranno far fare alla Triestina un ulteriore salto di qualità per puntare direttamente al primo posto, bisogna però avere estrema chiarezza sul progetto tecnico-tattico, visto che nei primi mesi della stagione appena finita si è vissuto un equivoco tra modulo e giocatori a disposizione. Appena finita la partita con il Pisa, domenica sera, Mauro Milanese ha in pratica confermato in diretta Massimo Pavanel sulla panchina alabardata anche per la prossima stagione. E del resto il mister ha ancora un anno di contratto con la società alabardata. Tenendo ben presente il momento, lo stress della partita, lo scoramento per la sconfitta e quant’altro, il tecnico ha affermato però che di questo argomento ne vorrà riparlare in seguito, lasciando un po’ in sospeso il discorso e gettando un’ombra di incertezza sul futuro.

Il primo mattoncino della prossima stagione passerà dunque da un incontro che Milanese e Pavanel avranno in settimana, un chiarimento su cosa ha funzionato e cosa no, e soprattutto su quali basi si può costruire la nuova Unione. Basi che devono essere comuni, senza fraintendimenti di sorta. Del resto la squadra attuale non ha bisogno certo di rivoluzioni, ma di innesti mirati e di qualità, in grado di sopperire alle lacune evidenziate quest’anno. Sarà un chiarimento doveroso anche alla luce delle molteplici voci sul tecnico che sono rimbalzate già all’indomani della partita con il Pisa.

Sono emersi rumors di un interessamento del Padova, dove il nuovo ds Sogliano è quello che ha promosso Pavanel all’epoca come allenatore della Primavera del Verona. Ma anche il Chievo pare guardi a Pavanel come possibile mister del rilancio: non è un caso che emissari gialloblu siano venuti a vedere la Triestina ben cinque volte. Visto che il mercato incombe, comunque, è necessario risolvere in fretta la questione. E nel caso Pavanel resti sulla panchina dell’Unione, soluzione che non solo rimane tuttora quella più probabile, ma anche quella auspicata dai tifosi alabardati per dare continuità al progetto e per l’affetto che li lega a “Pava”, la priorità da sciogliere è sul quadro tattico, per poi agire di conseguenza sul mercato. In modo che non si ripetano, come detto, gli equivoci del passato. La scorsa stagione si voleva partire con il 4-3-1-2, ma di punte di ruolo c’era il solo Granoche e di trequartisti veri nessuno, solo tanti adattamenti. Da qui i vari passaggi al 4-3-3 e al 4-2-3-1, per poi trovare l’assetto definitivo con l’arrivo di Costantino e a quel punto dirottare sul 4-4-2. Scegliere un solo modulo di riferimento e una sola valida alternativa (per le soluzioni di emergenza o le sorprese da giocarsi in corso d’opera c’è sempre tempo), potrà aiutare anche a un mercato più mirato. E lavorare fin dal ritiro con una certezza tattica è un bel vantaggio. —



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