Triestina, quote da Pontrelli a Favarato: resta un documento per chiudere

Unione 2012, l’entourage dell’imprenditore veneto ottimista sul passaggio delle quote. Ma il condizionale è d’obbligo. Venerdì l’udienza del Tribunale
Silvano Favarato
Silvano Favarato

TRIESTE. Il rogito per il passaggio delle quote dell’Unione Triestina 2012 da Marco Pontrelli e Silvano Favarato, potrebbe essere in dirittura d’arrivo.

In una vicenda nella quale negli ultimi giorni, fra svariati tira e molla, è cambiato più volte lo scenario e perfino gli interlocutori, il condizionale resta però assolutamente d’obbligo.

Nella serata di ieri, comunque, filtrava un certo ottimismo nello staff dell’imprenditore trevigiano su un buon esito della trattativa, che adesso potrebbe essere davvero questione di ore. Mancherebbe ancora un documento per completare le garanzie economiche.

Del resto, questo è un passaggio cruciale per il futuro della società: i potenziali nuovi acquirenti dovranno poi affrontare venerdì lo scoglio del concordato con un’adeguata fidejussione a garanzia.

Ma dall’entourage di Favarato filtra la convinzione che su questo fronte è praticamente tutto pronto e che l’ostacolo principale finora sia stato rappresentato proprio dall’effettivo passaggio delle quote.

L’Unione 2012 non presenta la nuova fidejussione Resta solo la dead line del 29

Se davvero questo andrà a buon fine, si potrà togliere togliere il tappo che ostruiva il percorso che Favarato e company hanno sempre detto di voler compiere, ma che finora, senza l’effettivo acquisto avvenuto, non hanno ovviamente ancora potuto annunciare.

Se davvero finirà così, pare che nel giro di un paio di giorni saranno finalmente svelati organigramma e progetti della nuova proprietà, compreso un programma sul settore giovanile che dovrebbe partire a breve termine.

Ma l’assoluta priorità è il rinforzo della squadra per guadagnare la salvezza: se tutto filerà liscio si potrà finalmente tornare sul mercato (bloccato da un paio di settimane proprio per le difficoltà della compravendita) a pochi giorni dal gong, per cercare di completare la rosa. Pare che tre nuovi acquisti, finora tenuti nel freezer in attesa di un ok, stiano solo aspettando il buon esito del passaggio delle quote, prima di poter diventare davvero giocatori della Triestina. Ma questo lo si vedrà.

Quello che invece è certo, dopo la sconfitta contro il Campodarsego, è cosa serve a questa squadra per puntare alla salvezza. Bradaschia e Skerjanc sono buoni giocatori, capaci con la loro verve di creare occasioni, ma non hanno il gol nel Dna. Giordani è apparso troppo sciupone e privo del killer instict, mentre Cucchiara non sembra davvero l’uomo che può risolvere i problemi. Serve insomma una prima punta di peso ed esperienza che sappia buttarla dentro. E poi urge qualità e sostanza a centrocampo. Finire la partita con in mezzo al campo tre classe 1997 come Miani, Puka e Loperfido,non è certo un buon viatico per uscire dal tunnel.

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