Mal di trasferta per la Triestina: fuori dal Rocco il rendimento è pessimo

L’Unione sta pagando un rendimento esterno scarso con 4 punti in 6 partite: il Rocco non è più imbattuto ma in casa il ritmo resta da settimo posto

Antonello Rodio
Teoman Gunduz si dispera nel match contro Brescia (Lasorte)
Teoman Gunduz si dispera nel match contro Brescia (Lasorte)

Tra pesanti penalizzazioni in classifica, infortuni, sconfitte immeritate, reparto offensivo risicato e un traguardo play-out che sembra sempre più un Everest da scalare, finora è emerso per la formazione alabardata anche un preoccupante mal di trasferta.

Perché nonostante la battuta di arresto di domenica al Rocco con il Brescia, in fondo il rendimento interno dell’Unione è stato buono, soprattutto considerando che fino a un paio di giornate fa si è giocato in uno stadio pressoché vuoto.

Triestina calcio, questione di fiducia
Il capitano Artur Ionita è l’anima della Triestina foto Lasorte

Il dato oggettivo parla di una Triestina molto buona in casa ma assolutamente insufficiente nel rendimento in trasferta. Al Rocco l’Unione ha ottenuto 9 punti in 6 gare, e anche dopo la sconfitta col Brescia è comunque settima in classifica nel ruolino casalingo e vanta una media di 1,50 punti a gara che sarebbe vicina al ritmo da tenere per sperare nei play-out nonostante l’handicap dei 23 punti di penalizzazione.

Disastro in trasferta

Tutta un’altra storia invece per quanto riguarda le partite in trasferta: in questa classifica la Triestina è infatti ultima in compagnia di Lumezzane, Arzignano e Giana. La squadra alabardata ha guadagnato solamente 4 punti nelle 6 partite giocate in trasferta, e la media di 0,66 punti a match è un ritmo che significherebbe retrocessione diretta anche senza la penalizzazione.

Insomma un abisso tra la Triestina versione Rocco e quella lontano da Trieste. Gli alabardati hanno perso con Alcione, Inter U23, Cittadella e Dolomiti Bellunesi, pareggiato col Novara e vinto a Lumezzane. 

Non si segna mai

Altro dato clamoroso, la Triestina ha segnato in una sola delle sei partite giocate in trasferta, ovvero in occasione delle due reti messe a segno nel secondo tempo della rocambolesca rimonta contro il Lumezzane. Per il resto zero gol nelle altre cinque partite, 450 minuti (più i recuperi) senza essere riusciti a mettere una volta la palla in rete: un dato che conferma i grossi guai di un attacco spuntato e sterile.

Non a caso la Triestina nelle ultime cinque gare (comprendendo sia partite casalinghe che in trasferta) non ha mai segnato su azione, ma solo una volta è andata in gol con una punizione di Ionita. Un problema che evidentemente fuori casa finisce addirittura per amplificarsi. Lontano dal Rocco infatti l’Unione ha segnato appena 2 reti (quelle di Lumezzane, appunto) e ne ha subite 6, mentre in casa ha realizzato 8 gol e ne ha presi 5. Dati molto diversi che portano al totale di 10 reti all’attivo e 11 al passivo.

Cambiare marcia

Ora è lampante che per continuare a sperare di agganciare una quota che valga un penultimo posto a non più di 8 lunghezze di distacco dal quintultimo, oltre a cercare di mantenere questo buon rendimento casalingo, l’Unione deve assolutamente trovare il modo di segnare e di cambiare marcia nelle partite lontano dal Rocco.

A partire dalla gara di domenica allo stadio Piola contro la Pro Vercelli (inizio ore 14.30). Una gara che la squadra alabardata ha iniziato a preparare ieri sul prato del Grezar. Mercoledì è prevista una doppia seduta, sempre al Grezar, dove si svolgerà anche l’allenamento pomeridiano di domani. Venerdì seduta mattutina ancora al Grezar, poi sabato al Rocco la rifinitura a porte chiuse, prima della partenza per il Piemonte per il ritiro pre-gara.

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