Udinese, Guidolin continua a fare il pompiere

UDINE
È un Francesco Guidolin autoriduttivo all’eccesso, quello che commenta il punto conquistato a San Siro dall’Udinese contro il Milan. «Se avessimo vinto non l’avremmo meritato – considera il tecnico bianconero - così non posso che dichiararmi contento per il risultato, anche se nel finale le nostre belle occasioni per andare ancora in gol le abbiamo avute».
Ma è necessario continuare a rimanere umili, sottolinea Guidolin, perché quella della sua squadra è una classifica provvisoria e perché arriveranno sicuramente tempi più duri legati ai molti impegni da affrontare con una rosa non adeguatamente ampia e che a gennaio si vedrà privata di Asamoah, Badu e Benatia per la Coppa d’Africa. Considerazioni da tenere in buon conto, indubbiamente, ma che se ripetute reiteratamente, come fatto negli ultimi dallo stesso allenatore e dal patron Pozzo, sortiscono l’effetto opposto di irritare nuovamente una tifoseria che sta ritrovando a suon di risultati certi entusiasmi perduti.
Il momento dell’Udinese, dopo l’eliminazione dalla Champions ad opera dell’Arsenal, è d’oro, con il primato in classifica frutto di due successi e un pareggio abbinato alla vittoria in Europa League contro il tosto Rennes. Situazione che potrà non durare in eterno, certo, ma che sarebbe bene godere al presente in tutta la sua positività, determinata in primis dalle capacità tattiche dell’allenatore più che da un organico senza stelle di prima grandezza all’infuori di Di Natale.
Domenica un’altra prova del nove attende i friulani a Cagliari, ma affidarsi al carpe diem appare al momento la soluzione più logica per salvaguardare gli entusiasmi di squadra e ambiente, mettendo da parte quando occorre le troppe elucubrazioni sul possibile futuro.
Edi Fabris
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