Un tributo alle “mule” scudettate Sgt

Passerella a Trieste in occasione della presentazione delle nuove divise maschili
TRIESTE. Se festa dev’essere, che sia allora degna di venir ricordata. L’occasione è la presentazione stamani alle ore 10 nella Sala Rovis della Società Ginnastica Triestina delle divise della sezione della pallacanestro maschile. Una sezione che il presidente del sodalizio biancoceleste Marco Fumaneri vuole rilanciare grazie all’esperienza e all’entusiasmo di Nello Laezza.


Non si parlerà solo futuro, però, nella cerimonia alla Sgt. Del resto non potrebbe essere altrimenti, quando il passato è fatto di scudetti e maglie azzurre. L’appuntamento in via della Ginnastica sarà quindi anche l’occasione per una struggente passerella.


A tenere a battesimo le nuove divise biancocelesti saranno infatti le giocatrici che con la Sgt vinsero tre scudetti consecutivi, dal 1955-56 al 1957-58.


Una rimpatriata nata come spesso capita con le idee più fortunate: con un pizzico di casualità e una passione irresistibile. La scorsa estate le storiche campionesse si sono ritrovate al Circolo Canottieri Saturnia. Visto il campo di basket, hanno chiesto un pallone per fare qualche tiro.


E le ragazze di ieri si sono ritrovate a rivivere in quel pomeriggio barcolano le emozioni di quando, agli ordini di Ferruccio Ghietti maestro di basket e di vita, lottavano per lo scudetto.


Una scena che ha emozionato anche chi quel giorno al Saturnia faceva da spettatore. Come Giorgio Petrucci, grande appassionato e personaggio popolare nell’ambito cestistico locale. Petrucci ha consegnato quel ricordo a Fumaneri e ha preso consistenza l’idea di approfittare della prima occasione di prestigio per un meritato tributo alle cestiste scudettate.


Quell’occasione ora è arrivata. Hanno assicurato la loro presenza Laura Benevol (1950-60), Mariuccia Bradamante (’53-64), Serena Carniel (’50-56), Doretta Martinoli (’50-56), Nidia Sossi (’52-58), Mirella Tarabocchia (’51-65), Diana Tonini (’52-60), Gianna Vascotto (’54-75) e Laura Vascotto (’47-58).


Le biancocelesti scudettate non saranno sole. Oggi saranno affiancate dalle loro eredi, le ragazze che trent’anni dopo sarebbero riuscite a far innamorare Trieste del basket femminile. Gli anni del fenomeno Sgt Gefidi, dei 4mila spettatori a Chiarbola e della travolgente infinita classe di Tanya Pollard. Con Carolina Meucci, che ha raccolto con entusiasmo l’invito, saranno presenti Graziella Biasi, Elisabetta Borghi e Giuliana Diviacco.


Una passerella che si propone di rappresentare anche un ideale passaggio del testimone alle nuove generazioni in biancoceleste.


Generazioni con le divise dell’era 2.0, decisamente lontane da quelle dei pionieri della palla al cesto della Sgt maschile tricolore nel 1930.


Ma sono maglie lontane anche da quelle in lanetta con lo scudetto sociale cucito sopra orgogliosamente indossate da generazioni di triestini a lezione di minibasket dal mitico Piero Franceschini.


Il futuro nasce anche così, con un pugno di divise, e un doveroso omaggio a un grande passato.


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