Vigili del fuoco, una fucina di promesse

I soci sono mezzo migliaio, i tesserati Fin una settantina nel settore giovanile e una quarantina di master ad Altura

Prosegue il viaggio del Piccolo tra le società di nuoto della provincia.

di Massimo Laudani

TRIESTE

Sono decisamente buoni i numeri messi sul piatto dall'Asd Vigili del fuoco Trieste. I soci sono più di 500 mentre i tesserati alla Fin - quindi gli agonisti - sono una settantina nel settore giovanile e una quarantina tra i master. Lo staff tecnico è composto da 4 allenatori brevettati Fin, che seguono le squadre agonistiche e pre-agonistche, una preparatrice atletica e massaggiatrice sportiva. Quest'ultima è laureata in scienze motorie e cura gli esercizi degli atleti fuori dall’acqua Ci sono inoltre un fisioterapista e 14 istruttori Fin.

«Dal 2006 gestiamo l’impianto comunale di Altura - afferma il portavoce Riccardo Gianeselli - Quindi la nostra organizzazione è autonoma e tutta fondata sulle necessità delle squadre agonistiche e delle attività didattiche». Gli allenamenti si svolgono durante tutto il pomeriggio, partendo alle 15 con la prima squadra e terminando alle 20.15 con le squadre esordienti. Durante questo periodo ci sono anche i corsi della scuola nuoto e del pre-agonismo, bacino per le squadre agonistiche. «La gestione degli spazi acqua è sempre un problema da affrontare - aggiunge Gianeselli - ma tutta la società, dalla dirigenza allo staff tecnico, si adopera in armonia per mettere nelle migliori condizioni lavorative gli atleti e gli allenatori e permettendo alla prima squadra di allenarsi con 3 atleti per corsia e alle squadre esordienti con 6 atleti per corsia». A ciò si affiancano le ore settimanali di palestra e i lavori a secco nella stessa palestra dell’impianto. Vengono pianificati anche in questo caso gli orari dei corsi per i soci in funzione delle attività agonistiche. «Il percorso, che cerchiamo di far fare ai nostri atleti, parte sempre dalla scuola nuoto - prosegue Gianeselli - ed è un percorso che deve essere in evoluzione continua sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista educativo. I ragazzini, che vengono selezionati dai corsi della scuola nuoto, vengono subito tutti riuniti in un unico gruppo così da creare una squadra di coetanei di pari livello tecnico, che possa lavorare assieme e iniziare il lungo tragitto che la porterà poi al vero agonismo. Da qui iniziamo un periodo di 5 anni: tre nella categoria propaganda e due anni a livello di Esordienti B. Una fase in cui il nostro unico scopo è insegnare ai bambini a nuotare al meglio e piano piano far capire quale sarà l’impegno che aspetta famiglie e atleti nell’avventura delle vere categorie dell’agonismo».

Si parte da una richiesta di presenza bi-settimanale nei primi 2 anni per passare a una di 3 volte la settimana per i bimbi all'ultimo anno propaganda ed esordienti B. «Così siamo sicuri di riuscire a far entrare nella squadra Esordienti A dei ragazzi e delle famiglie pronte e consapevoli delle richieste di impegno che richiedono le categorie maggiori dell’agonismo». Spazio quindi ai 5 allenamenti a settimana per gli Esordienti A e ai 6 che richiedono le categorie maggiori. «Per quanto riguarda la scuola nuoto ogni lezione è impostata su situazioni ludiche, gli stimoli sono sempre nuovi e diversi per creare curiosità e far esaltare i progressi ottenuti di lezione in lezione - spiega ancora Gianeselli - Per quanto riguarda le squadre agonistiche, la creazione di un gruppo affiatato è alla base di ogni cosa. Specialmente a livello giovanile sarebbe impossibile pensare di richiedere un impegno quotidiano senza che ci sia anche un risvolto di amicizia e divertimento. Al di là delle “normali” situazioni di divertimento da “piano vasca” (ad esempio ogni venerdì di tutto l’anno le squadre Esordienti A e B si uniscono per fare delle staffette assieme), fondamentali sono i momenti di conoscenza esterni alla piscina». (2-segue)

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