Zlatich: «Tutte le sfide della Stv, la mia grande famiglia»

A chiusura del mandato e senza potersi ricandidare il presidente della Triestina della Vela traccia un bilancio
Di Guido Barella

TRIESTE. È giunto il momento delle elezioni degli organi sociali alla Triestina della Vela. Il 28 febbraio si svolgerà l’assemblea elettiva e dopo sei anni vissuti da consigliere alla corte di Giorgio Brezich e altri sei da presidente per Fabio Zlatich è giunto il momento di passare la mano.

Sei anni fa, ricevendo l’investitura a presidente, Zlatich spiegava: «Non potevo rifiutare perché dalla Vela ho avuto tanto, ci sono praticamente nato, sono cresciuto su questi pontili, ho imparato ad amare il mare e lo sport, sono diventato “grande”. Tra queste mura ho gioito e ho pianto, ma sempre assieme agli amici, come in una grande famiglia». E questo è stato lo spirito che lo ha accompagnato in tutti questi anni: «Facevo sport perché era bello stare con gli amici», per citare un film di culto quale “Un mercoledì da leoni”.

Sei anni dopo, oggi, Zlatich lascia una Vela che ha poco più di 600 soci, una quarantina di agonisti, tra i 200 e i 220 passaggi/anno alle scuole vela e un bilancio annuo sui 600mila euro: «E di questi - spiega - 180mila euro rappresentano le uscite per l’attività sportiva: facciamo importanti attività sociali e culturali ma restiamo fondamentalmente un’associazione dedita alla promozione e alla diffusione dello sport. E oggi sono felice della scelta fatta sei anni soprattutto quando vedo i nostri ragazzi uscire in mare. Ecco, sai che fare il presidente è un impegno gravoso, ma poi sai perché lo hai fatto e ne sei orgoglioso».

Fare il presidente, però, significa anche combattere quotidianamente con la burocrazia. «Siamo di fronte a una produzione legislativa non sempre coerente. Inoltre ho anche avuto la sfortuna di guidare il circolo in anni di grave crisi economica il che per noi si è tradotto in qualche defezione tra i soci ma soprattutto in importanti tagli nei contributi alle associazioni sportive. Eppure siamo riusciti a contenere gli aumenti delle quote sociali in un modesto 10 per cento salvo in qualche momento chiedere impegni straordinari ai nostri soci come quando, nel 2012, abbiamo dovuto affrontare spese straordinarie per 40mila euro per i danni causati dalla bora. Ma questo è un circolo solido e giudizioso». C’è però un sassolino che Zlatich vuole togliersi dalle scarpe. E riguarda un contenzioso aperto con il Comune: «Comune che - spiega - sembra non capire la differenza tra un “porto turistico” e un’associazione sportiva dilettantistica quale noi siamo relativamente alla possibile tassazione dei posti barca per cui viene a bussare a denari e tributi come se appunto fossimo un porto turistico». Il contenzioso è aperto.

Buono, anzi ottimo, è invece il rapporto con la Federazione italiana Vela e non solo perché la presidente di zona Marina Simoni è una consocia. «Così come - aggiunge Zlatich - è ottimo il rapporto con gli altri circoli, a iniziare con i “vicini di pontile” dell’Adriaco e con il muggesano yacht club Porto San Rocco». Mentre in collaborazione con la Fiv la Stv ha sostenuto l’attività velica della neonata sezione sportiva del liceo Oberdan, c’è però una battaglia ancora aperta: giungere a un calendario gare più razionale «ragionando in maniera corale tra i circoli superando gli individualismi pur nel rispetto delle singole storie e identità sportive» come dice lui. Già perché lo aveva notato il presidente dell’Adriaco Francesco Rossetti: nei 42 fine settimana dedicati all’attività velica nella nostra Zona Fiv ci sono 154 eventi programmati. Come dire 3,67 regate o veleggiate ogni fine settimana: un po’ troppo, no?

E poi si appassiona, Fabio Zlatich, a raccontare dell’impegno sociale della Triestina della Vela, delle iniziative a favore dei ragazzi svantaggiati con “Sailing for children” che vede coinvolti con passione decine di soci, e poi, anno dopo anno, le vittorie come circolo che porta più imbarcazioni alla Barcolana (nel 2015, 95), e anche le grandi sfide di domani, ovvero l’impegno nell’ambito del consorzio di circoli del Golfo nell’organizzazione di Primavela 2016 (l’evento giovanile più importante della Fiv quest’anno assegnato a Trieste) e per il 2017 il Mondiale Orc assieme ad Adriaco, Circolo della vela di Muggia, yc Porto San Rocco e Società velica Barcola e Grignano. «Impegni che la Vela affronterà conscia di essere un circolo splendente, sano, che ha ben presente cosa fare e come farlo».

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