La cerimonia del 4 novembre a Redipuglia: «Pensiero ai caduti e ai militari all’estero»

All’evento il presidente della Camera Fontana e il ministro Ciriani. Presenti 200 ragazzi da varie scuole della regione

La cerimonia del 4 novembre tenutasi a Redipuglia
La cerimonia del 4 novembre tenutasi a Redipuglia

Un 4 novembre diverso dal solito. Non solo per la bellissima mattinata di sole. La cerimonia nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, celebrata martedì al Sacrario militare di Redipuglia, è stata contrassegnata da una bellissima visione.

Quella che hanno permesso i 200 studenti che vi hanno preso parte da Fogliano Redipuglia, Forgaria nel Friuli e Gorizia.

La cerimonia del 4 novembre tenutasi a Redipuglia
La cerimonia del 4 novembre tenutasi a Redipuglia

Una cerimonia, quella organizzata dal comando militare dell’Esercito del Friuli Venezia Giulia, sviluppatasi, come sempre, nel più rigido protocollo. Presente il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, arrivato assieme al comandante del Nato Rapid Deployable Corps Italy, il generale di Corpo d’armata Gianluca Carai, e al ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

«Il pensiero – ha detto Fontana – va ai militari caduti in servizio per la tutela delle comunità e dei territori, a chi ha donato la vita per la libertà e la democrazia dell’Italia. Con riconoscenza ricordiamo anche le donne e gli uomini che oggi servono il nostro paese con onore, spesso lontano da casa, impegnati a costruire la pace e a prestare aiuti. Alle loro famiglie rivolgo la mia vicinanza e la mia gratitudine».

«Il momento storico e geopolitico che stiamo vivendo, con l’aggressione russa in Ucraina e il processo di pace in via di definizione in Medio Oriente – ha detto Ciriani – ha riportato all’attenzione l’importanza delle Forze armate. Avere sistemi di difesa all’avanguardia, Forze armate pronte e addestrate, investire in difesa, è oggi preminente. Penso alla cybersicurezza e non possiamo certo rimanere indietro».

Nel corso della cerimonia la professoressa Paola Del Din Carnielli ha letto la motivazione della Medaglia d’oro concessa al milite ignoto. A comandare il reparto interforze, il generale Andrea Bertazzo, dal 10 settembre al comando della brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli. «Per me – ha detto – è una grande emozione sapere che ci troviamo oggi in un luogo sacro come Redipuglia. Un monumento che accoglie le spoglie di soldati morti spesso più giovani delle persone che io comando».

«La Regione, in questi eventi, è sempre presente, perché perpetuare il ricordo della storia in un luogo iconico come questo è fondamentale. Siamo impegnati – sono state le parole dell’assessore regionale Sebastiano Callari – a far ricordare alla nostra gente che questo è un territorio che ha vissuto tragedie incredibili, ma è rinato sulla forza di coloro che hanno combattuto perché la democrazia e la Repubblica si affermassero».

I consiglieri regionali di Forza Italia, Andrea Cabibbo, Roberto Novelli e Michele Lobianco hanno ricordato come la presenza militare abbia contribuito «non solo alla difesa del territorio, ma anche allo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità regionale».

Secondo la sottosegretaria forzista Sandra Savino, «le Forze armate sono il cuore pulsante della nazione, l’espressione più alta di coraggio, dedizione e amore per l’Italia».

«Nei momenti d’incertezza l’Italia è più forte quando sa essere fedele ai valori fondativi della pace nella sicurezza. Le lotte per l’Unità, l’indipendenza e la Liberazione sono un percorso coerente e spesso tragico che oggi si compie nel destino dell’Europa unita e democratica», commenta la deputata Pd Debora Serracchiani.

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