A Gemona Lady Chef serve la “cucina del terremoto”

TRIESTE È il ventennale delle Lady Chef udinesi, costola dell’Unione Cuochi del Friuli Venezia Giulia. Ma è anche il quarantennale del terremoto in Friuli. Occasione dunque, la due giorni di festeggiamenti per il compleanno delle cuoche in rosa (18-19 aprile a Gemona) per approfondire anche il tema della cucina d’emergenza. Una figura, quella del cuoco nelle situazioni di calamità, che necessita di una specifica preparazione, resa possibile dal dipartimento solidarietà emergenze della Federazione italiana cuochi, che trasmette agli iscritti le esperienze raccolte sul campo, a partire dal sisma de L’Aquila nel 2009.
Solo uno degli spunti offerti ieri dalla presentazione nella sede di Confcommercio Udine delle manifestazioni che raduneranno a Gemona la cinquantina di soci Lady Chef del Friuli e i loro collaboratori. I lavori si apriranno alle 9 del 18 aprile nel cinema teatro Sociale con il convegno “Dalla cucina classica alla cucina contemporanea”, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Cristiano Shaurli, del sindaco Paolo Urbani, dei referenti Fic (il presidente nazionale Rocco Pozzullo, il responsabile Area Nord Giovanni Guadagno, il presidente della provincia di Udine Juri Riccato) e della responsabile nazionale Fondazione Lady Chef Alessandra Baruzzi.
Gli interventi saranno di Roberto Rosati del dipartimento delle emergenze Fic e di Renzo Mattioni dell’Accademia cucina italiana, relatori di un momento formativo cui prenderanno parte gli studenti di Civiform, Stringher, Ial e Linussio.
La presidente della sezione udinese del sodalizio Marinella Ferigo non ha tra l’altro mancato ieri di assecondare la sollecitazione della presidente della Regione Debora Serracchiani sulla necessità di migliorare la formazione degli operatori turistici. Anche i cuochi del territorio «devono sgrezzarsi», ha detto Ferigo insistendo sulla necessità di «presentare meglio un’offerta di prodotti di alta qualità» e di farlo «come sistema, credendoci noi per primi».
Le Lady Chef udinesi, prima sezione in Italia dell’associazione (oltre 4 mila iscritti), nacquero nel 1996 grazie alla compianta Bertilla Prevedel (moglie dell’ex presidente dell’Unioni cuochi Fvg Germano Pontoni), che assieme a Dina Biancotto, Laura Maffei e Mirca Pilon riuscì a unire le donne cuoche del territorio. Il primo atto ufficiale risale all’edizione d’esordio di “Friuli Doc”, con la storica minestra di fagioli offerta per beneficenza sotto la loggia del Lionello.
«Quella delle Lady Chef – osserva il responsabile Turismo di Confcommercio Udine Carlo Dall’Ava – è una meritoria operazione di promozione della cultura culinaria e di coinvolgimento dei giovani in un lavoro di grande sacrificio ma anche di grandi soddisfazioni: al di là del clamore dei talent show culinari, un bravo cuoco è veicolo dell’ottima materia prima italiana in tutto il mondo».
Riproduzione riservata © Il Piccolo