A Grado vigili sprovvisti di rileva-targa: multe alle auto con il ticket pagato

Il Comune attiva il servizio Easy Park senza però dotare dei sistemi informatici i vigili urbani. La comandante: «Purtroppo obbligati a multare»
Bonaventura Monfalcone-24.07.2016 Parcheggi e spiaggia-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-24.07.2016 Parcheggi e spiaggia-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Automobilisti multati pur avendo regolarmente pagato il parcheggio. È la nuova grana di Grado, sempre in tema di sosta e vigili urbani. Cosa succede? In diverse aree dell’isola oltre ai parcometri è entrata in servizio Easy Park, il servizio presente in Italia e all’estero che consente di saldare il parcheggio tramite smartphone. Tutto bene, il sistema funzione, ma c’è un problema non di poco conto: i vigili urbani non possono verificare se l’automobilista ha effettuato o meno il pagamento. La conseguenza? Dato che l’automobilista non espone lo scontrino, ma solo un adesivo di Easy Park, il vigile non può far altro che mettere la multa.

Il parcheggio si paga con lo smartphone


Succede solo a Grado dove il Corpo della polizia municipale, preposta al controllo, non è stata dotata da parte del Comune del dispositivo che permette di rilevare le targhe dei mezzi regolarmente in sosta. Quelli cioè che stanno pagando il servizio di sosta del proprio veicolo. In sostanza è partito Easy Park, un circuito nazionale, ma i vigili sono ancora sprovvisti di sim fonia/dati. Ecco che alcune multe sono già state fatte, con le inevitabili proteste degli automobilisti che avevano regolarmente pagato il ticket. Automobilisti ora chiamati a fare ricorso, presentando la stampata di Easy Park che documenta il pagamento.

«Il Comando si trova attualmente nell’impossibilità di verificare i pagamenti effettuati tramite la nuova applicazione e nel caso di omessa esposizione di ticket sul parabrezza è obbligato a sanzionare, con il rischio di innescare - spiega la comandante Laura Giuliani - una serie di reazioni a catena, elevando accertamenti di violazione a chi violazioni non ne ha commesse perché ha pagato e invece si trova a doversi difendere nei modi e nelle sedi previste, con aggravio di tempo e di spese sia a carico dell’utente sia a carico della pubblica Amministrazione». E aggiunge: «È già accaduto di sanzionare chi aveva pagato la sosta tramite questa applicazione».

L’automobilista che si ritrova sul parabrezza la multa deve, come detto, presentare ricorso agli stessi vigili urbani dimostrando con le pezze di appoggio l’avvenuto pagamento nell’orario contestato.

Il sistema consente, a seconda dei dispositivi messi a disposizione dei controllori, diversi metodi per stabilire se un’auto in sosta sta pagando il parcheggio. Tutto passa attraverso la targa tramite palmare, sms o altro. Considerate le lamentele i vigili hanno chiesto all’amministrazione comunale di rimuovere gli adesivi sui parcometri o di coprirli, disattivando le aree di sosta del servizio Easy Park, fino a quando la polizia locale sarà messa nelle condizioni di poter verificare i pagamenti. Gli stessi vigili invitano gli automobilisti a non utilizzare ancora l’app, ma di continuare a pagare il ticket nei modi tradizionali con le monetine. Un bel inghippo, insomma, per il Comune e anche la società

E a proposito di pagamento dei parcheggi c’è da ricordare che dal primo dicembre e sino al 7 di gennaio a Grado saranno gratuiti, tranne quelli attorno al porto. Una decisione presa per agevolare l’afflusso davanti ai disagi per la chiusa del ponte girevole che porta verso la Bassa friulana.

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