A Le Cove 127 barche da sgomberare
GRADO. Tante telefonate, richieste d’informazioni ma nessuno ha ancora recuperato la propria imbarcazione dalla Marina Le Cove che l’altro giorno è ritornata in mano al Comune. L’ingresso nel Marina dei responsabili comunali assieme all’avvocato Federico Rosati cui l’ente locale ha affidato la causa per riappropriarsi dell’area, nonchè dell’ufficiale giudiziario, del commissario liquidatore, dei vigili urbani e dei carabinieri dopo l’apertura dei cancelli, ha consentito di eseguire un preciso inventario degli scafi e delle attrezzature presenti. Considerato che l’area era occupata da persone che non avevano titolo in quanto privi della concessione del Comune che invece era scaduta da anni con un’altra società, l’ufficiale giudiziario, unitamente al personale dell’ente locale, ha letteralmente scavalcato il cancello per poter aprire senza arrecare danni all’impianto. Aperti i cancelli c’è stata la verifica di quanto era all’interno, oltre a barche e motoscafi anche due camion, una gru, altre attrezzature e strutture.
È emerso che in rimessaggio a terra ci sono 127 tra natanti e imbarcazioni. Tanti proprietari, dunque, si sono fatti avanti per chiedere lumi, ma nessuno ha ancora chiesto di potersi portare via il mezzo nautico. Oggi l’area è chiusa e per accedere è necessario passare attraverso il Comune che ha sbarrato tutti gli ingressi. C’è tuttavia un’apertura concordata con le “gattare”, con la presenza di un operaio comunale che apre i cancelli. Avviene al mattino in quanto all’interno dell’area è rifugiata una colonia felina anche piuttosto consistente.
Per i proprietari degli scafi in rimessaggio il Comune ha predisposto anche un modulo con il quale richiedere l’apertura dei cancelli per il recupero e il trasporto del mezzo nautico. Non è cosa facile poiché non si tratta solamente del trasporto, ma prioritariamente trovare un nuovo posto per il rimessaggio e quindi un pontile di ormeggio. Tutti, compresi i proprietari delle attrezzature, hanno tempo per lo sgombero fino al 7 marzo.
Il Marina Le Cove gestito in precedenza dalla Power Company che è stata dichiarata fallita, utilizzava anche lo specchio acqueo antistante con pontili e ormeggi. Anche questi dovranno essere sgomberati. I proprietari hanno tempo, come per quelli a terra, sempre fino al 7 marzo. Qualcuno ha già provveduto a spostare la propria barca altrove. Inizialmente all’ormeggio ce n’erano 54, oggi ce ne sono ancora una ventina. Con la collaborazione dell’Ufficio Circondariale Marittimo, inoltre, il Comune di Grado sta notificando le varie questioni a quei proprietari che hanno lo scafo immatricolato, cioè di facile identificazione.
Ma cosa farà l’ente locale di questa grande area? Il sindaco Dario Raugna ha spiegato che dovrà essere fatta una riflessione generale sulla sua destinazione. Tuttavia pare che non dispiacerebbe riservare una parte dell’area alle associazioni che fanno attività legate al mare.
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