A Trieste 4 maturi da 100 e lode tra musica, sport e neuroscienze

Teresa studierà a Edimburgo, Ivana si dedicherà all’Oriente Per Michele matematica o filosofia. E Marco sogna la Ferrari

Su 1392 maturandi degli istituti triestini ce l’hanno fatta soltanto in quattro a ottenere quel 100 con lode cui si può aspirare dopo un esame inappuntabile, e soltanto se negli ultimi tre anni di studi si sia preso almeno 8 in tutte le materie. Ossia: mai uno sbandamento, neppure minimo, perché un solo 7 può compromettere fatalmente il risultato.

Due ragazzi e due ragazze triestini sono riusciti a raggiungere questo traguardo. Sono due ormai ex studenti del liceo scientifico Galileo Galilei, Michele Sciortino della quinta A e Teresa Spanò della quinta C, Ivana Curri del liceo Slomsek e Marco Ferrari, dell’istituto tecnico industriale Alessandro Volta. Anni e anni chini sui libri e basta? Certo, tutti ammettono di avere studiato sodo, ma si tratta di ragazzi che oltre a essere bravissimi a scuola trovano il tempo per coltivare le loro passioni “extrascolastiche”, dalla musica allo sport. E rivelano che per ottenere il massimo dei voti alla maturità conta più di tutto l’attenzione che si pone in classe, quando i professori spiegano. Il resto (almeno per loro) vien da sé.

«Certo ho studiato tutto l’anno – racconta per esempio Michele Sciortino –, ma il mio segreto è l’attenzione costante con cui ho seguito le lezioni in classe: è stato questo atteggiamento a rivelarsi vincente». La tesina presentata agli esami, racconta Michele, l’ha dedicata alla musica nel Romanticismo, analizzando l’opera di compositori come Schubert, Mendelssohn, Chopin. «D’altra parte – confessa – la musica è stata la mia passione fin dalla nascita: suono la chitarra da anni». Michele il suo futuro lo vede a Trieste: è all’Università cittadina che si vuole iscrivere, anche se non ha ancora deciso se proseguire gli studi buttandosi sulla matematica o sulla filosofia. E il suo sogno nel cassetto non è quello di diventare un matematico: a lui da grande piacerebbe fare il musicista.

Ed è un’altra ragazza appassionata di musica, Teresa Spanò, la seconda eccellenza del Galilei. «Oltre allo studio – racconta - la mia grande passione è il pianoforte, che suono fin da quand’ero bambina. Perciò ho presentato alla commissione una tesina sulla musica che è stata molto apprezzata perché affrontata in maniera scientifica: sono partita dalla fisica delle onde sonore e ho cercato di spiegare gli effetti della musica sul cervello umano». Teresa non rimarrà a Trieste a lungo: «La scorsa estate sono stata in Scozia e ne sono rimasta conquistata. I miei studi li proseguirò a Edimburgo, dove c’è un’ottima facoltà di neuroscienze. Potrò anche perfezionare il mio inglese, con il vantaggio di avere le tasse scolastiche pagate dal governo scozzese».

Se ne andrà da Trieste anche Ivana Curri, la bravissima dello Slomsek, che pur essendosi diplomata con una tesina di sociologia proseguirà i suoi studi in tutt’altro campo. L’anno scorso infatti Ivana è stata in Cina, grazie a una borsa di studio, a Chengdu. Da sempre affascinata dalla cultura orientale, Ivana si iscriverà a Lingue Orientali a Ca’ Foscari, con l’intenzione di imparare perfettamente il coreano.

Sogna invece di lavorare per la Ferrari il quarto ragazzo da cento e lode, Marco Ferrari del Volta, che ha già pianificato tutto il suo percorso futuro: ingegneria industriale all’Università cittadina, per poi trasferirsi a Modena dove è attivo il corso di laurea specialistica in ingegneria del veicolo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo