Abiti e defilè degli studenti alla conquista della moda

MONFALCONE La moda, innovativa e attenta all’ambiente, è entrata ieri pomeriggio al Centro giovani Innovation young, coinvolgendo chi la vede già come futuro professionale e chi ha voluto mettersi alla prova con le proprie mani nei laboratori organizzati da Area science park, come l’intero evento.
Le ragazze e i ragazzi del liceo artistico Max Fabiani e dell’Isis Cossar-Da Vinci di Gorizia a Monfalcone hanno portato le loro creazioni, prodotte con materiali di riciclo, molto studio e “saper fare”, in campo sartoriale. Ne hanno dato una prova i modelli esposti al primo piano della struttura di viale San Marco, fortemente ispirati agli anni Sessanta, che i ragazzi del Fabiani hanno accompagnato con schede dettagliate, anche sul fronte dei materiali da impiegare e impiegati. Ad affiancarli accessori come borse e cappelli realizzati con diversi tipi di plastica. Creazioni che gli studenti hanno poi fatto sfilare in chiusura di pomeriggio sulla passerella allestita nel teatro del Centro giovani.
L’evento si è aperto invece con due ore di laboratori che hanno permesso alle fashion addicted più piccole di personalizzare la propria T-shirt grazie alla guida della style coach Antonietta Labarile. Semplici maglie a tinta unita con il semplice uso delle forbici e di un pizzico di manualità si sono trasformate in pezzi davvero unici, tra tagli e intrecci. Come le Converse che Monica e Romina di M&R Design di Udine hanno aiutato a colorarsi di rose o ad arricchirsi immagini gotiche, oltre che di applicazioni. A una decina di ragazzi delle superiori l’image coach Silvia Cacitti ha invece fornito consigli utili su cosa mettersi a seconda dei ruoli e dei contesti. «La prima impressione si forma in meno di 7 secondi, continuando però a condizionare la relazione successiva», ha spiegato, sottolineando come l’immagine, quindi, sia importante per raccontarsi, raggiungendo allo stesso tempo gli obiettivi che ci si è dati o che si vogliono raggiungere. E centrarli nel campo della moda, partendo dal territorio regionale, è in ogni caso possibile, hanno fatto capire con la loro esperienza Ravena Sudar, coordinatrice del Visual del Nord Est di Tommy Hilfiger, e Martina Cortello, Area visual coordinator Italia e Francia Outlet Gap.
Al Centro giovani hanno trovato posto però anche le esperienze di aziende innovative, pure del territorio, che del riutilizzo e quindi dell’economia circolare hanno fatto un elemento di forza. Ne ha parlato Benedetta Terraneo, marketing director di Miko, azienda goriziana leader mondiale nella produzione di microfibra ecologica, utilizzata anche nella moda, realizzata a partire dalla plastica riciclata. E Daniele Delle Case, co-fondatore della friulana Addi.fit, ha raccontato l’idea a la storia della propria App: un sistema di intelligenza artificiale che permette, a oggi, di creare un modello 3D del piede con lo smartphone per aiutare gli utenti online ad acquistare sempre calzature della taglia ideale, ma in futuro di produrre scarpe personalizzate per il proprio piede. La sala studio all’ingresso dell’Innovation young si è trasformata inoltre ieri in un piccolo temporary store per alcune imprese, più o meno grandi, che in mostra hanno portato orecchini, anelli e collane in mosaico e in metalli alternativi, capi e accessori con tessuti e tecniche giapponesi, sciarpe tessute al telaio a mano, cappelli e coroncine. —
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