Aeroporto di Portorose, c’è l’ok al progetto di ampliamento

TRIESTE. È il terzo aeroporto internazionale della Slovenia e nei mesi a venire dovrebbe finalmente essere sottoposto a interventi di ristrutturazione destinati a migliorare la qualità dei suoi servizi, in primo luogo quelli legati alla pista.
Il terminal di Portorose, nel Capodistriano, potrà disporre infatti di una pista lunga 200 metri in più rispetto a quella attuale, portata da 1.200 a 1.400 metri. I lavori saranno possibili grazie al piano statale per l’assetto ambientale, che giorni fa ha avuto disco verde dal governo di Lubiana. Non si procederà soltanto al prolungamento della pista: il progetto di potenziamento infrastrutturale prevede a Portorose anche l’approntamento di capannoni per manutenzione e rimessaggio di velivoli, vie di collegamento nell’ambito dello scalo e anche al suo esterno e infine un ampio e nuovo parcheggio.
«Senza questi ritocchi – è quanto rilevato dal direttore del terminal, Robert Krajnc all’agenzia Sta – siamo frenati in termini di sviluppo e miglioramento delle prestazioni. La speranza è che ora non vi siano lungaggini e impedimenti di vario genere, che i lavori possano cominciare in tempi ragionevolmente rapidi».
Il “nuovo” scalo di Portorose, che Lubiana reputa d’importanza strategica per lo sviluppo dell’aviazione civile nel Paese, una volta ristrutturato potrà far lievitare le cifre di voli e passeggeri. Operazione che sarà possibile anche grazie all’arrivo di velivoli di maggiori dimensioni rispetto a quelle attuali. In futuro, atterraggi e decolli a Portorose potranno riguardare così aerei utilizzati per viaggi charter dalle grandi compagnie. Uno scenario stimolante non solo per l’impianto ma anche, naturalmente, per le vicine località di villeggiatura. Nota importante: il progetto non contempla lavori nella confinante area del parco naturale delle saline, territorio in regime di tutela e controllato a vista dagli ambientalisti. Non ci dovrebbero dunque essere problemi, né contrapposizioni in questo campo.
Qualche decina di chilometri più giù, in direzione sud–ovest, si è ancora in attesa della realizzazione del progetto di ristrutturazione del terminal aereo di Artatore, nell’isola di Lussino. Qui sono previsti investimenti complessivi per 30 milioni di euro, con la pista che sarà raddoppiata e portata da 900 a 1.800 metri. Confermato inoltre che l’edificio centrale, comprendente la torre di controllo, verrà demolito e al suo posto ne sorgerà una nuovo e moderno. Lo scalo lussignano sarà in grado di accogliere aerei capaci di avere a bordo 180 passeggeri. Dunque non più una struttura per semplici ultraleggeri, ma anche per Boieing 737 – 500, Airbus A-320 e Dash-8 400.
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