Agenti immobiliari sospesi a Trieste e Gorizia: trovata una mediazione
La Camera di commercio ha aperto un’ultima possibilità per salvare distratti e ritardatari: una settimana di tempo per mettersi in regola

C’è una via d’uscita, o meglio dire di rientro per le 110 agenzie immobiliari – 77 nella provincia di Trieste, 33 in quella di Gorizia – inibite dalla Camera di Commercio dallo svolgere l’attività di intermediazione immobiliare. Un provvedimento che prevede la cessazione dell’attività e adottato dall’ente camerale per quelle imprese che non hanno inviato entro i termini previsti sulla specifica piattaforma i moduli che autocertificano il possesso dei requisiti necessari per il proseguimento dell’attività.
La Cciaa, venerdì scorso, dopo aver inviato ai diretti interessati il provvedimento, si era messa subito al lavoro per cercare una soluzione. Dopo un confronto con i rappresentanti dalla categoria, ha aperto una possibilità: una finestra di circa una settimana per le aziende in regola con i requisiti previsti dalla legge, ma che non hanno inviato correttamente o entro i termini indicati i previsti moduli. Un’ultima possibilità insomma per salvare distratti, sbadati e ritardatari.
«A tutela sia dell’interesse pubblico e nel rispetto degli interessi degli operatori economici coinvolti – indica in una nota la Camera di Commercio – le imprese in possesso dei requisiti possono tempestivamente inviare la documentazione richiesta postuma, per consentirne l’esame e l’eventuale stralcio dall’elenco contenuto nel provvedimento del 31 luglio 2025, laddove siano sussistenti i presupposti di legge».
Per confermare il possesso dei propri requisiti, le imprese coinvolte devono presentare al Registro delle imprese, tramite l’invio di una pratica telematica (completa di firma digitale) di Comunicazione unica. Per la compilazione della pratica telematica, tramite la piattaforma DIRE (https://dire.registroimprese.it/) si deve scegliere la modalità di compilazione “Ad adempimenti” e nel gruppo “Mediatori, agenti, spedizionieri e mediatori marittimi” selezionando la voce “Verifica dinamica dei requisiti”.
«Abbiamo da subito affrontato la criticità che si è venuta a creare contemperando l’interesse pubblico di rispetto della norma e del mantenimento dei requisiti – commenta il segretario generale della Camera di commercio Venezia Giulia Pierluigi Medeot – e dall’altro la tutela dell’esercizio d’impresa da parte degli operatori economici interessati. Teniamo, quindi, aperti presumibilmente per la durata di una settimana i tempi tecnici per l’aggiornamento delle singole imprese sulla piattaforma dedicata».
«Coloro che sono stati raggiunti dal provvedimento di inibizione e non colgono questa chance verranno definitivamente cancellati dal registro – spiega il presidente regionale Fiaip Stefano Nursi soddisfatto per l’accordo – e se vogliono operare dovranno rifare la trafila per riscriversi al ruolo». Tra l’altro Nursi rileva come in passato a chi aveva il diploma di ragioniere o la laurea in Economia non serviva affrontasse l’esame per diventare mediatore immobiliare, ma oggi non è così, quindi chi allora aveva potuto procedere in quel modo, ora se cancellato dal Rea dovrebbe superare l’esame».
Il presidente provinciale di Fimaa Andrea Oliva riferisce come molti di coloro che «si erano scordati o non erano riusciti a usare la piattaforma hanno già provveduto a farlo in queste ore. Ora c’è questa finestra per sistemare la situazione e chi non provvederà o non ha i requisiti a quel punto è bene stia fuori». —
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