Al Museo del Mare i modelli di Augusto Doria

Tre modelli navali, un diorama e alcuni originali sesti curvilinei. E la cospicua donazione al Museo del Mare effettuale da Augusto Doria, modellista per passione e una vita passata come perito giudiziario esperto di autoveicoli e circolazione stradale. Il valore delle opere donate è pari a 12.500 euro. «La mia vuole essere un regalo alla città alla memoria anche di mio padre, ingegnere navale, che mi ha trasmesso la passione per il mare» spiega Doria. La consegna è avvenuta due mesi fa e ora attende la ratifica da parte dell’amministrazione comunale per entrare a far parte integrante delle collezioni del Civico Museo del Mare a completamento dei percorsi didattici ed espositivi. «La direzione del Civico Museo del Mare desidera sentitamente e pubblicamente ringraziare Augusto Doria, maestro modellista, per la bella e cospicua donazione» dichiara Nicola Bressi, direttore dei musei scientifici di Trieste.
La donazione comprende un modellino del Cutty Sark, un clipper inglese con stazza di 963 tonnellate, varato il 22 novembre 1869 nei Cantieri Navali di Scott & Linton a Dumbarton, in Scozia. Navigò sulla rotta delle Indie per il commercio del tè e della lana.Il modello, realizzato da Doria, è eseguito in scala 1/100 (scala inglese) su disegni originali del maestro Harold Underhill di Glasgow e documentazione aggiuntiva di Edwards Bowness. La sua realizzazione ha comportato un totale di 500 ore lavorative. A titolo di cronaca un modello simile fu venduto a Milano nel 1987 per 16 milioni di lire.
L’altro modello, realizzato sempre in scala 1/100, è della nave vichinga di Gokstad, un'imbarcazionea risalente alla fine del IX secolo e ritrovata in un tumulo presso l'omonima fattoria di Sandefjord, nella contea di Vestfold, in Norvegia. «Il modello - racconda Doria - è stato eseguito in base ai disegni originali inviatimi dall’Università di Oslo». Duecento le ore lavorative servite per la realizzazione.
Il terzo modello donato è una caorlina, imbarcazione tipica della Laguna di Venezia. Il nome è legato probabilmente alla sua origine, a Caorle (Venezia), un tempo terza isola del dogado per estensione dopo Venezia e Chioggia. Il modello, in scala 1/30. è stato costruito su disegni originali Amati. Cinquante le ore richieste per realizzarlo. dal modellista sig. Augusto Doria in Trieste per 50 ore lavorative. Completa la donazione alcuni sesti curvilinei in legno di pero usati dall’ingegner Massimiliano Doria, padre del Augusto, nell’Arsenale del Lloyd Austriaco a Trieste negli anni 1912-1913 e un diorama vichingo ricostruito in base ai disegni dell’architetto Osculati di Milano.
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