Arrivato il parere favorevole della Regione: riparte l’iter per la cabinovia di Trieste

Parere favorevole della Conferenza dei Servizi. Il sindaco: “Premiato il lavoro dei nostri uffici, andiamo avanti con entusiasmo”

Il rendering della stazione Fuksas della cabinovia
Il rendering della stazione Fuksas della cabinovia

TRIESTE La Conferenza dei Servizi relativa al progetto di cabinovia del Comune di Trieste “Accesso Nord: Mobilità sistemica e turistica ha ottenuto il parere favorevole anche dalla Regione: via libera che di fatto consente all’iter di ripartire. Lo rende noto il Comune di Trieste in un lungo comunicato.

La Conferenza dei servizi era incaricata di stabilire se il progetto della cabinovia si possa o meno realizzare, stante il vincolo europeo delle aree Natura2000 su cui le norme nazionali vietano di costruire “impianti a fune”. La Conferenza, ad ogni modo, rappresentava soltanto una parte della Vas (la Valutazione ambientale strategica), l’articolato procedimento che porterà infine all’approvazione o alla bocciatura del progetto su cui scommette l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Dipiazza.

Sciolto il dilemma sulla deroga al divieto di costruire impianti a fune in aree Natura2000, si passerà ora alla Vinca (la Valutazione di incidenza ambientale).

l’opera
Il progetto della cabinovia di Trieste supera la fase istruttoria: ora il parere decisivo della Regione

Il comunicato

"La conferenza dei Servizi Istruttoria relativa al progetto di Cabinovia del Comune di Trieste “Accesso Nord: Mobilità sistemica e turistica”, voluto dal Governo italiano e interamente finanziato dai fondi Pnrr quale progetto prioritario e strategico, ha ottenuto parere favorevole da tutti gli Enti e Servizi preposti: “per gli aspetti della Salute e della Sicurezza pubblica emerge che la realizzazione dell’intervento risulta in linea con le raccomandazioni dell’Oms per la riduzione del traffico, sia in termini di miglioramento delle condizioni di salute che di riduzione degli incidenti da traffico. In questo senso tutti gli organi tecnici interpellati condividono la tesi del Comune per cui l’opera da realizzarsi a seguito di variante al PRGC si presenta giustificata da ragioni connesse alla Salute e alla Sicurezza pubblica” si legge.

Il focus
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Sono state valutate anche le ragioni relative “a conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente” caratterizzate dalla riduzione di Co2 ed è stata “condivisa la posizione del Comune per cui l’opera da realizzarsi a seguito della variante al Prgc si presenta giustificata anche da ragioni relative alle conseguenze positive di primaria importanza ambientale, nello specifico dalle riduzioni di emissioni di CO2 stimate dal Comune e confermate da Arpa”.

In relazione alla documentazione presentata dal Comune di Trieste e dai pareri depositati dai soggetti partecipanti alla Conferenza dei Servizi – continua la nota dell’ente municipale - “emerge che le ragioni di salute e sicurezza pubblica addotte dal Comune di Trieste, non risultano contestate nel merito dalla Direzione centrale Salute, da Asugi e dalla Direzione centrale Infrastrutture e Territorio, soggetti per legge competenti ad esprimersi sugli aspetti della Salute e della Sicurezza pubblica”.

"In tale contesto, l’Asugi ha comunicato: “la telecabina decaposto in programma, se inserita in un progetto di ampio respiro, finalizzato alla capillarizzazione e alla maggiore fruibilità del trasporto pubblico locale, prevedendo anche efficaci interconnessioni con la mobilità lenta, potrà contribuire alla riduzione del traffico e delle relative emissioni, promuovendo, inoltre, stili di vita attivi”. La Direzione Centrale Salute ha comunicato: “il progetto in esame costituirà una valida viabilità alternativa per l’accesso nord alla città di Trieste, permetterà spostamenti quotidiani, sia per lavoro che per piacere, più rapidi e agevoli, consentirà di limitare l’utilizzo dell’auto, di camminare più a lungo e di ridurre nel contempo il rischio di essere coinvolti in un incidente stradale”. La Direzione Centrale Infrastrutture e Territorio ha comunicato: “dai dati disponibili e dalle elaborazioni svolte è possibile associare una diminuzione del costo sociale degli incidenti in ragione della diminuzione dei flussi di traffico a seguito della realizzazione della cabinovia”.

La riduzione della CO2, inoltre, deve considerarsi di primaria importanza per l’ambiente così come emerge nella richiamata legge regionale n. 4/2023 e nelle scelte della Giunta Regionale. L’Arpa ha confermato: “il calcolo dell’importa di carbonio è in linea con la norma tecnica UNI EN ISO 14067:2018” ed ha condiviso le conclusioni cui giunge il Comune circa la corretta quantificazione delle riduzioni di emissioni di CO2 stimate, con la realizzazione dell’infrastruttura.

Il sindaco

Il sindaco Roberto Dipiazza ha così commentato: “Andiamo avanti con ulteriore entusiasmo per la realizzazione di questa infrastruttura di mobilità sostenibile strategica sia in termini di viabilità sia ludico sportivi e turistici. Il rispetto dell’ambiente è una priorità assoluta e su questa direttrice ci muoviamo. Le risultanze ed i pareri tecnici emersi dalla Conferenza dei Servizi avvalorano e premiano l’importante e accurato lavoro che stanno portando vanti gli uffici dell’Amministrazione con cui mi complimento. Trieste sta crescendo, è ora una città di levatura internazionale, e su questa direzione bisogna proseguire in termini di qualità della vita generale”.

I prossimi passi

La Conferenza è soltanto una parte della Vas (la Valutazione ambientale strategica), l’articolato procedimento che porterà infine all’approvazione o alla bocciatura del progetto su cui scommette l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Dipiazza. Sciolto il dilemma sulla deroga al divieto di costruire impianti a fune in aree Natura2000, si passerà ora alla Vinca (la Valutazione di incidenza ambientale). A questa parte del procedimento contribuirà con un parere anche il Servizio Biodiversità della Regione, perché il vincolo sul Bosco Bovedo serve a tutelare le specie di uccelli che nidificano in quell’area. Se anche questa tappa dovesse venir superata, si passerà infine al giudizio complessivo sulla Vas.

A ogni passaggio la parola definitiva, sentiti gli enti interessati, spetterà al Responsabile unico del procedimento nominato dalla Regione.

A quel punto la giunta potrà portare in Consiglio comunale il progetto per l’approvazione e le modifiche necessarie, sulla scorta delle controdeduzioni e delle opposizioni presentate. Il tutto mentre la ditta Leitner, aggiudicataria dell’appalto, stilerà il progetto dell’opera.

A questo si aggiunge il fronte dei ricorsi, annunciati dal Comitato No ovovia.

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