Monfalcone, il Teatro Bonezzi si rinnova: nuovi spazi, luci e programmazione internazionale

Dopo la ristrutturazione tecnica di ingresso, foyer e sala, il cuore culturale della città si prepara a ospitare protagonisti del jazz, musica classica e spettacoli internazionali, con ulteriori fondi già stanziati per completare il polo teatrale

Tiziana Carpinelli

Il Teatro Bonezzi, qualcosa di vivido, pulsante, che continua a rinnovarsi dopo i suoi primi 40 anni. «Luogo di bellezza», così l’ha definito ieri il direttore della stagione musicale, Maestro e violinista Simone D’Eusanio, di grazia artistica.

richiede nelle pause estive – unica parantesi in cui si ammette l’incedere di muratori, elettricisti e carpentieri al posto di attori, ballerini e orchestrali – manutenzione frequente per mantenersi in forma. Sull’ultimo maquillage, costato alla Regione 84.500 euro (più 15.500 al Comune, per un conto tondo tondo di 100 mila), si è sollevato ieri il sipario, in una preview alle 11.30 dedicata agli organi di stampa. In attesa, qualche ora più tardi, dell’open-day rivolto agli amici del palco, abbonati e non, pure semplici curiosi cittadini. Un appuntamento con i direttori artistici di prosa e note, in parte sabotato dalla pioggia incessante, che ieri non ha smesso di picchiare sul territorio.

Ma la notizia della giornata è un’altra e se ne è fatto portavoce l’ingegner Andrea Ceschia, che personalmente aveva inoltrato la pratica a marzo: l’amministrazione ha saputo ieri mattina via posta elettronica di essere destinataria di un nuovo finanziamento da “mamma Regione”, altri 100 mila euro, ai quali si affiancheranno ulteriori 20 mila, per completare il riassetto interno del polo culturale, con la sistemazione di camerini e toilette. A questo punto, resta solo, si fa per dire, il completamento esterno della riqualificazione, qui col progetto ministeriale che si trascina da anni e punta appunto alla sistemazione delle aree degradate sul retro e, soprattutto, a sistemare l’accesso a teatro per chi è portatore di disabilità. Qui manca ancora un ultimo parere da Roma, ha spiegato Ceschia: i tempi in questi casi sono sempre dilatati ed è probabile se ne riparli nel 2026.

La recente ristrutturazione, dunque. Il cantiere al Bonezzi è durato due mesi e si è concentrato sull’ingresso e il foyer, con migliorie sull’isolamento acustico e l’illuminazione, qui attraverso la sostituzione delle lampade con punti led e dunque assicurando un risparmio energetico.

A colpo d’occhio non si ravvisano chissà quali trasformazioni o stravolgimenti, tutt’altro, ma chiaramente l’intervento è stato più di natura tecnica che estetica, seppur gli ambienti paiono ora su toni grigi, complessivamente ammodernati. Come gli otto scalini di accesso alla platea, armonizzati al resto delle tonalità, ora in tinta antracite.

A progettare il risanamento l’architetto Roberto Mattarelli, che ha curato pure il rivestimento delle pareti e dei controsoffitti: una serie di panelli fonoassorbenti con fresature longitudinali a intermittenza, in nuance grigio perla. Anche la sala al primo piano, dove si tengono gli appuntamento con i protagonisti sulla scena, è stata “raffrescata”.

«Il teatro ha un volto nuovo e propone una programmazione artistica di alto livello – ha commentato il sindaco Luca Fasan –, il Bonezzi è il cuore palpitante della nostra vita culturale».

«Può piacere o meno – ha aggiunto D’Eusanio – ma il bello è prendersi cura dei luoghi, come questo, importantissimi per la città». Dove ogni anno «si alza l’asticella delle richieste artistiche» e «anche stavolta arriveranno protagonisti internazionali come, per il jazz, il formidabile batterista Peter Erskine col suo quartetto, i fiati dei Berliner Philharmoniker, il Gidon Kremer Trio o ancora Ermal Metal e lo Janoska Ensemble, senza scordare l’Orchestra sinfonica del Teatro dell’Opera di Maribor».

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