Autostrade del mare: «Trieste ponte verso Est per la logistica europea» VIDEO

TRIESTE. «Trieste ha un ruolo molto importante da giocare nel futuro della logistica europea». Ne è convinto il Coordinatore Ue per le Autostrade del mare, Brian Simpson, intervenuto ieri al convegno "Motorways of the sea. The maritime dimension of the Ten-T Network - Innovazione dei porti e della catena logistica a servizio dell'interconnessione dei trasporti", alla Stazione marittima. Nella sua relazione, coadiuvata dal consulente Wojciech Sopinski, ha inquadrato la regia europea nel settore delle autostrade del mare. Un sistema di sostegno ai progetti che al momento copre 40 azioni, per un finanziamento europeo complessivo di 359 milioni di euro e un investimento indotto di 965 milioni di euro. Un approccio di cui anche Trieste può beneficiare.

Simpson, quale dev'essere la funzione di un porto come quello triestino nel sistema della logistica dell'Unione europea?
Trieste ha un ruolo molto importante da giocare nel futuro della logistica europea. Per la sua posizione sull'Adriatico, per i suoi collegamenti all'Europa orientale. Arrivare direttamente a Trieste rende più facile il lavoro a tutta la catena logistica. Penso sia un attore molto importante in questo campo.
Qual è il punto di vista dell'Unione su una situazione, come quella di Trieste, Capodistria e Fiume, di porti impegnati in una competizione tutta interna agli stati membri?
Io penso che la competizione sia una cosa sana fino a quando non diventa eccessiva. Abbiamo porti come Fiume e Capodistria, che appartengono a stati diversi: ogni paese vuole e ha bisogno del proprio porto. Io penso che la competizione sia sana ed è provato che sia Capodistria che Trieste hanno aumentato i loro volumi di traffico in contemporanea, il mercato quindi c'è.
La Turchia ha un posto importante nello scalo triestino. Dal punto di vista politico, però, le relazioni tra Ankara e l'Europa sono tese come non mai. La crisi si ripercuoterà sui rapporti economici?
Chiaramente ora c'è un problema politico tra la Turchia e alcuni stati membri, ma il commercio è sempre là. Il commercio continua ad esserci e in qualche modo, alla fin fine, trae sempre il meglio dalla situazione politica. Allora io dico: bene che Trieste abbia la sua connessione turca, che ne abbia cura. Le relazioni economiche contribuiscono poi a definire la politica. La Turchia alla fine ritroverà un rapporto con Olanda e Germania. Il problema ora c'è, ma in realtà riguarda tutta Europa, essendo inglese lo so bene. Ma il commercio sarà sempre il commercio.
Qual è l'approccio Ue alle autostrade del mare?
Abbiamo un piano di attuazione molto dettagliato. L'anno scorso ho presentato il piano al parlamento europeo stabilendo tre priorità: la prima è il rispetto dell'ambiente, la seconda è l'integrazione del trasporto marittimo nella catena logistica, la terza è la sicurezza marittima.
Come si traducono in pratica?
Siamo pronti a promuovere progetti di vario tipo. Ad esempio per aiutare il settore a essere conforme alla normativa europea, riducendo le emissioni e sostenendo l'utilizzo del gas naturale liquefatto. Ma anche a introdurre scambi intermodali favorendo i trasporti verticali all'interno dell'Unione. E così via.
Ci saranno fondi a disposizione in futuro?
Sono a stretto contatto con vari membri dell'europarlamento per favorire il progetto. Nella revisione del quadro finanziario farò il possibile perché la politica delle autostrade del mare continui a essere finanziata con i fondi necessari. Poi l'autofinanziamento rimane di fondamentale importanza per collegare questa politica alla rete TEN-T. Questo è fondamentale per un ulteriore sviluppo della politica marittima dell'Ue.
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