Ballo, ginnastica, lanci: insomma, Cheerleaders

Valentina Cijan è il capitano della squadra goriziana Stardust Elite, il gruppo che appoggia l’Usd Dom
Lasorte Trieste 25/09/10 - Palatrieste, Mondiali Pallavolo, Polonia Canada, Millennium Cheerleaders
Lasorte Trieste 25/09/10 - Palatrieste, Mondiali Pallavolo, Polonia Canada, Millennium Cheerleaders

Nell'immaginario comune, dettato dai film americani, non c'è squadra di basket o football che si rispetti senza le cheerleaders; ma chi avrebbe detto che sono arrivate anche qui a Gorizia?

Per parlarne abbiamo intervistato il capitano della squadra di Gorizia, Valentina Cijan.

Chi siete?

«Ci chiamiamo Stardust Cheer Elite e siamo le cheerleader dell' Usd Dom, società sportiva slovena a Gorizia».

Che cosa vuol dire fare cheerleading? Ci sono differenze nei ruoli?

«È un misto tra ballo, ginnastica e lanci. Sì, i ruoli sono differenti; ci sono i flyer, spesso i più leggeri ed i più elastici del gruppo, che vengono sollevati e lanciati in aria fino ad altezze considerevoli; poi ci sono le basi, che sollevano dai lati i flyer, sono addetti ai lanci e ovviamente agli atterraggi; i back e i front aiutano le basi a non far cadere i flyer, rispettivamente da dietro e da davanti».

Come vi allenate?

«Dopo il riscaldamento e lo stretching, facciamo un po' di esercizi di ginnastica artistica e acrobatica (ruote, capriole, verticali) o salti. In ogni caso, gran parte dell'allenamento è dedicato ai sollevamenti, che sono forse la parte più pericolosa; e ripetiamo le coreografie».

A cosa servono queste coreografie?

«Ad intrattenere il pubblico a metà gara durante le partite di basket della nostra società, anche nel corso di alcuni eventi culturali».

Quindi siete ragazze pon pon?

«No. La differenza è che noi facciamo anche i lanci, loro di norma no. Il resto è simile».

So che fate anche gare, come si svolgono?

«Sì, ne facciamo: ogni squadra presenta una coreografia di un paio di minuti, che poi viene valutata dai giudici. Per noi è sempre una grande fonte di ispirazione partecipare a queste gare, poiché ci possiamo confrontare con squadre anche migliori di noi e, perché no, prender appunti su coreografie ed acrobazie da aggiunger al nostro repertorio».

Avete intenzione di partecipare a qualche gara quest’anno?

«Sì, al Millenium Cup che si svolgerà a Trieste il 16 marzo: è una gara internazionale a cui partecipano squadre provenienti dalla Slovenia dalla Croazia e ovviamente dall’Italia; lo scorso anno ci siamo classificate terze nella nostra categoria. Poi gareggeremo nei Slovenian Cheer Open, il 13 aprile».

Avete una divisa o cambiate i vestiti a seconda delle coreografie?

«Di norma indossiamo pantaloncini, gonna e top con i nostri colori, che sono il blu, il rosso e il bianco; ma accade che, per esibizioni particolari, usiamo divise o costumi diversi: a Natale, ad esempio, eravamo vestite da Babbo Natale e da folletti per una coreografia eseguita insieme al gruppo di piccole cheerlader della stessa società, nel quale faccio da aiuto maestra».

Luca Antonello

classe 3.a

Liceo Scientifico Duca degli Abruzzi

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