Beatrice Bartelloni «Il record italiano la nostra medaglia»

STARANZANO. Nonostante abbia appena 23 anni, a Beatrice Bartelloni l’esperienza internazionale certo non manca. La pistard di Staranzano fa infatti parte stabilimente del gruppo azzurro nell’inseguimento, protagonista di assoluto rilievo a livello mondiale: in bacheca ha l’oro a squadre all’Europeo juniores 2011, il bronzo a squadre ai Mondiali juniores 2011, individuale all’Europeo juniores 2011 e a squadre all’Europeo 2013 under 23 oltre al primo posto nella tappa della Coppa del Mondo a squadre a Cali nel 2012. A Rio Beatrice (tesserata con un club toscano, l’Aromitalia Vaiano) sarà impegnata nell’inseguimento a squadre assieme a Simona Frapporti, Francesca Pattaro, Silvia Valsecchi e Tatiana Guderzo.
Beatrice, come sta vivendo questa vigilia?
Sono emozionatissima. Per quattro anni questo è stato il mio obiettivo e, lo ammetto, quando il dt Savoldi mi ha comunicato che ero nello squadra per Rio mi è scappata anche qualche lacrimuccia. So che sarà un’esperienza unica nella vita. E’ vero che non è la mia prima maglia azzurra, e ogni volta anzi indossarla è un qualcosa di molto importante, ma le Olimpiadi sono le ...Olimpiadi!
Come è nata la passione per il ciclismo?
Sin da bambina ho sempre fatto tantissimo sport, all’inizio soprattutto pattinaggio artistico. Poi ho visto altri bambini correre in bicicletta e ho voluto provarci anch’io, anche se i miei non erano d’accordissimo, dicevano che era uno sport per maschi. Ma al Nucleo giovanile ciclistico Ronchi più che allenamenti, per noi bambini, era gioco.
E alla pista come è arrivata?
Ero un’Allieva del secondo anno quando il mio allenatore Edy Degano mi ha spinto a partecipare ai Campionati Italiani su pista, quell’anno organizzati a Napoli: “Dai, proviamo!” mi ha detto. Ho provato e mi hanno notato, chiamandomi a fare test federali.
Adesso il ciclismo è la sua vita.
Da tre anni mi alleno a Brescia e vivo quindi a Brescia ospite della mia compagna in azzurro Simona Frapporti. Ormai siamo come sorelle, ma il rapporto è bellissimo con tutte le ragazze della squadra: quando si raggiungono insieme certi risultati è impossibile non ne esca fuori un legame fortissimo.
A Rio quale sarà il vostro obiettivo?
Le nostre avversarie le conosciamo bene quindi sappiamo che per noi il podio è inarrivabile: Canada, Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna sono troppo più forti. Certo, in gara può succedere qualsiasi cosa e noi sarempo pronte a cogliere ogni occasione, ma già il quinto posto sarebbe un ottimo risultato. E poi puntiamo a fare il record italiano. Sarebbe quella la nostra medaglia.
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