Belem a vele spiegate fino alla Marittima

Lo storico veliero è arrivato con mezz’ora di anticipo, circondato da barche di circoli velici
Foto Bruni 11.04.14 Il veliero Belem attracca alla Marittima
Foto Bruni 11.04.14 Il veliero Belem attracca alla Marittima

Ha sorpreso un po’ tutti giungendo all'ormeggio della Stazione Marittima con quasi mezz’ora di anticipo rispetto al programma originario. Partito dieci giorni fa da Bastia, lo storico veliero Belem è giunto in città ieri pomeriggio, con a bordo gli uomini dell'equipaggio (circa una dozzina) e quasi 50 passeggeri, per lo più di nazionalità francese. Ad accompagnarlo al suo arrivo in golfo un lenzuolo di vele bianche, formato dalle imbarcazioni dei circoli velici della provincia e dalla nave scuola D'Ancona dell'istituto Nautico. Ad attendere la celebre goletta a tre alberi sulle Rive, una folla di curiosi che non hanno perso l'occasione per mettere mano alle macchine fotografiche e immortalare il veliero varato il 10 giugno del 1896 nei cantieri di Dubigeon in Chantenay-sur-Loire.

L’accoglienza festosa non è passata inosservata al comandante del Belem Jean Alain Morzadec. «Il colpo d'occhio del golfo triestino è stato fantastico - ha commentato Morzadec -. Dal mare ho notato una città bellissima e un numero considerevole di imbarcazioni. La visita a Trieste, e quella successiva a Venezia, rappresentano per noi un omaggio agli amici italiani: nessuno ha dimenticato l'epoca in cui la Fondazione Cini si è fatta carico di questo veliero, in un periodo non facile come quello successivo al secondo conflitto mondiale».

Scafo bianco e nero, il Belem, 51 metri di lunghezza per una stazza di 406 tonnellate, sarà visitabile sia oggi che domani. Si comincia in mattinata con le visite programmate degli studenti delle scuole triestine e della regione. Dalle 13 alle 18 sarà invece aperto a tutti al costo di 6 euro, mentre l'accesso sarà gratuito per i ragazzi fino a 12 anni. Si replica domani, dalle 10 alle 18: a bordo si potrà contare sull'assistenza tecnica degli studenti del Nautico e sulle traduzioni dal francese all'italiano dei ragazzi della Scuola per interpreti e traduttori.

Tra i più emozionati ieri in banchina gli ex studenti del Nautico, come Stefano Zenchi, che ha viaggiato per ben sei volte sul Belem, la prima nel '58 e l'ultima nel 2012. «Sono venuto dalla Svizzera per non perdermi questa occasione - ha affermato -. Un'emozione indescrivibile, questo veliero ha rappresentato una parte importante della mia vita e perciò sono stato tra i promotori dell'iniziativa che ha voluto riportare nella nostra città quest’imbarcazione a distanza di quasi mezzo secolo».

Sempre oggi al museo Revoltella, alle 10, la conferenza-dibattito organizzata dal Nautico in collaborazione con il Comune dal titolo “I giovani e il mare: quando il futuro è fatto di storia”, alla quale parteciperanno numerose autorità, tra cui il sindaco Roberto Cosolini e il preside del Nautico Raffaele Marchione, oltre al comandante Morzadec, che parlerà della storia del veliero, ed al console onorario di Francia a Trieste Christia Chiaruttini Leggeri.

Pierpaolo Pitich

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