Botti da maneggiare con prudenza a Capodanno, ma l’invito è a non utilizzarli
Le raccomandazioni degli artificieri e gli appelli di amministratori e ambientalisti

«In un attimo si può passare dalla spensieratezza al dramma». Poche parole, quelle utilizzate dal Reparto artificieri della Polizia per evidenziare la pericolosità di alcuni prodotti pirotecnico e per ribadire alcune regole fondamentali per chi li vuole utilizzare. «Non acquistare prodotti privi della prevista etichettatura – raccomandano –: anche maneggiare un petardo, oppure le “stelline” può essere pericoloso». E ancora: «Non maneggiare botti inesplosi e quando si accende un gioco pirotecnico fare attenzione anche alla direzione del vento».
Niente petardi, botti, esplosioni di qualsiasi genere in tutta la città. Unica eccezione, peraltro limitata all’orario che va dalle 21 alle 2 dopo mezzanotte, quella che riguarda piazza dell’Unità d’Italia. Questo in sintesi il contenuto dell’ordinanza comunale che punta a disciplinare i festeggiamenti di stasera. In sostanza sarà in vigore il divieto di utilizzare i giochi pirotecnici. Un provvedimento che si accompagna a un invito del consigliere Alberto Polacco: «Al di là dei divieti – sottolinea – raccomando a tutti di ricordare che ci sono persone sensibili ai rumori e che anche gli animali risentono di esplosioni e scoppi».
Un appello che si raccorda che quello formulato dai sindaci di Duino Aurisina, Igor Gabrovec, San Dorligo della Valle, Aleksander Coretti, Sgonico, Monica Hrovatin, e Monrupino, Tanja Kosmina. Oltre a quello di Muggia Paolo Polidori.
In particolare i quattro rappresentanti delle comunità del Carso triestino, rivolgono un invito congiunto, affinché si rinunci all’uso indiscriminato di botti, petardi e fuochi d’artificio. «Il desiderio di divertirsi e celebrare la festa di San Silvestro è comprensibile – spiegano all’unisono – tuttavia è necessario ricordare che l’utilizzo di materiali pirotecnici comporta rischi seri e concreti. Ogni anno si registrano infatti incidenti anche gravi, che colpiscono non solo chi li utilizza ma anche persone estranee. I botti – aggiungono – causano inoltre disturbo alla quiete pubblica, aggravando situazioni di fragilità, in particolare nelle persone anziane, nei malati o in coloro che sono particolarmente sensibili ai rumori forti. I rischi e i disturbi, tuttavia, non si limitano alle persone – sottolineano i primi cittadini di Duino Aurisina, Monrupino, San Dorligo della Valle e Sgonico – in quanto l’esplosione di botti rappresenta una fonte di forte stress anche per gli animali, sia domestici sia selvatici. In Carso e nella valle del Breg poi, non va sottovalutato il rischio di incendi. Per tutti questi motivi invitiamo la cittadinanza a scegliere forme di festa più responsabili, sicure e rispettose, che non mettano in pericolo la salute delle persone, il benessere degli animali e la tutela del nostro territorio».
«Confidiamo – concludono Gabrovec, Coretti, Hrovatin e Kosmina – nel forte senso civico delle cittadine e dei cittadini che vivono nei comuni che amministriamo».
All’appello si unisce anche Fabio Rabak, commissario e coordinatore del Partito animalista italiano per il Fvg. «Le pratiche che consistono nell’utilizzo di petardi e giochi pirotecnici rumorosi – dice – comportano rischi rilevanti per la sicurezza pubblica e per l’integrità ambientale. Si richiama inoltre l’impatto, spesso non adeguatamente considerato, sugli animali domestici, sugli animali d’allevamento e sulla fauna selvatica, soggetti a stress acuto, reazioni improvvise e comportamenti disorientati tali da comprometterne il benessere. La tutela di questo patrimonio naturalistico e della sicurezza collettiva – aggiunge – impone scelte responsabili, che - considerate le circostanze - non ammettono deroghe». —
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