Capodanno blindato in piazza a Trieste: accesso limitato a 10 mila persone
Attivato un importante sistema di sicurezza. Previsto un sistema che conteggia le entrate e le uscite delle persone ai varchi per evitare che la capienza stabilita venga superata

Un centinaio di operatori delle forze dell’ordine, oltre al personale sanitario e a una settantina di addetti alla vigilanza, saranno in campo mercoledì sera per garantire una festa di Capodanno in sicurezza. In campo ovviamente anche i normali servizi di controllo del territorio della squadra Volanti e del nucleo Radiomobile.
La macchina della sicurezza a supporto dello spettacolo che il Comune ha organizzato per San Silvestro è stata messa a punto. L’area di piazza dell’Unità sarà blindata, con barriere anti-terrorismo sistemate sulle Rive all’altezza di via Mercato Vecchio e di piazza Tommaseo, a delimitare quindi il tratto interdetto al traffico.
La capienza e i varchi
Per assistere allo spettacolo, l’ingresso sarà come sempre libero. Ma visto che è stata stabilita la capienza massima di 10 mila persone, ai varchi d’accesso per la prima volta a Capodanno entrerà in funzione un sistema che conteggia le entrate e le uscite delle persone, evitando appunto che la capienza stabilita venga superata.
Vetro vietato
All’interno della piazza non potranno essere portati oggetti in vetro o comunque atti ad offendere (caschi, ombrelli, aste per i selfie) e verranno effettuati dei controlli con i metal detector. A monitorare i varchi d’accesso e l’area dello spettacolo ci saranno anche 55 addetti alla sicurezza, ingaggiati dal Comune.
Le strutture ricettive sono sold out, in molti arriveranno anche da fuori città proprio per assistere allo spettacolo musicale che prenderà il via alle 22.30, e poi a quello pirotecnico allo scoccare della mezzanotte. Il numero degli spettatori in piazza potrebbe essere importante, anche se le basse temperature potrebbero disincentivare la partecipazione ai festeggiamenti in piazza.
Le misure di sicurezza
Il questore Lilia Fredella – dopo aver salutato Graziella Colasanto che dopo sette di servizio alla Questura di Trieste assumerà l’incarico di questore di Pordenone – ha illustrato le misure di prevenzione che verranno messe in campo a partire dalle 18.
Un servizio straordinario che sarà coordinato da un dirigente della Questura e vedrà in campo 24 persone tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, con altri 12 che si muoveranno in borghese in piazza e nelle aree limitrofe anche a vigilare sulla possibile presenza di borseggiatori, sempre pronti ad agire in situazioni affollate.
Sono stati richiesti poi 20 operatori del Reparto mobile della polizia di Stato e 20 del Battaglione dei carabinieri. Operativo anche personale della Digos, della Polizia scientifica e degli artificieri. I Vigli del fuoco, a bordo di gommoni, saranno anche in mare, nell’eventualità qualcuno cada o si butti in acqua.
La Polizia locale sarà impegnata prevalentemente sul versante della viabilità e interverrà nel caso di incidenti stradali. Due ambulanze stazioneranno nei pressi di piazza Unità. A presidiare il Molo Audace, da dove partiranno i fuochi d’artificio, ci saranno anche i volontari dell’ Anps.
Il supporto della Fipe
A coprire le zone più calde della città, dove insiste un numero più importante di pubblici esercizi, da via piazza Venezia a Cavana e Ponterosso, al di là quindi dello spettacolo in piazza Unità, ci saranno inoltre venti addetti alla sicurezza ingaggiati dalla Fipe, grazie al contributo messo a disposizione dalla Regione e a un protocollo siglato in Prefettura. «Abbiamo scelto di assumerci fino in fondo la nostra responsabilità, lavorando fianco a fianco con Questura e Comune per creare le condizioni di una serata sicura e ordinata», sottolinea Stefano Lonza, presidente di Fipe.
«Un impegno concreto – aggiunge – che va nella direzione di tutelare gli operatori, ma soprattutto la città e chi la vive». A tal riguardo l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti ha ricordato lo stanziamento regionale di un milione per Trieste per il 2024 e il 2026. «Questi operatori avranno il compito di agire come vere e proprie “sentinelle” – precisa – : loro ruolo sarà fondamentale per evitare l'insorgere di possibili situazioni di pericolo e, nel caso in cui l'attività di monitoraggio non fosse sufficiente, per richiedere l'intervento immediato delle autorità di polizia». —
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