Bullismo alla Randaccio di Cervignano

Clima teso alla scuola media di via Udine. Alcuni genitori hanno segnalato, all’interno del gruppo facebook “cervignanesi reloaded” alcuni episodi di bullismo che si sarebbero verificati, nei giorni scorsi, alla Randaccio.
Di Elisa Michellut
Cervignano 08 Agosto 2011 randaccio copyright PFP
Cervignano 08 Agosto 2011 randaccio copyright PFP

I genitori esprimo preoccupazione ma la scuola, tramite la dirigente scolastica, Tullia Trimarchi, minimizza e invita a non confondere «normali episodi che si verificano tra ragazzini con atti di bullismo».

Una mamma parla di pestaggi. «Mio figlio mi ha raccontato di tre ragazzi che pestano le ragazze, lo ha solo sentito dire tra i ragazzi ma dice che forse hanno dei coltellini. Spero vengano svolte indagini e presi provvedimenti. Spero che molti genitori denuncino la cosa». Un papà sottolinea che «ci sono dei ragazzi che hanno fatto cose molto gravi, sta ai genitori informare e agli insegnanti intervenire». Le famiglie si dicono preoccupate. I commenti si susseguono da giorni. «Mio figlio – scrive un papà - mi ha comunicato che la ricreazione non si farà più all'esterno della classe ma verrà fatta in classe. E' una decisione presa dalla dirigente scolastica, senza aver comunicato la motivazione ai ragazzi. Mi auguro che non sia stata presa per togliere qualsiasi responsabilità su fatti accaduti o che potrebbero accadere». Una mamma risponde: «Sembra che una ragazza abbia offeso un alunno e lui, per risposta, gli abbia tirato un ceffone. Da questo l’obbligo di rimanere in classe durante la ricreazione». La polemica è accesa. «Questo provvedimento – si legge ancora - era stato già preso due anni fa, quando, durante la ricreazione, alcuni ragazzini avevano staccato pezzi di ghiaccio appuntiti e li avevano lanciati ferendo alcuni compagni, altri avevano lanciato sassi, uno dei quali aveva colpito in testa un'insegnante».

Interpellata, la dirigente scolastica, Tullia Trimarchi, replica: «Prove concrete non ce ne sono. A fronte di tre persone che hanno riferito in merito a presunti episodi di bullismo, ci sono tante altre testimonianze positive. Si tratta di episodi che avvengono tra ragazzini. Da qui a parlare di bullismo ce ne vuole. Evidentemente non si conosce l’esatto significato del termine. Questo allarmismo è ingiustificato. Se avessi visto girare un coltellino o altri oggetti pericolosi avrei sporto denuncia. Sono a conoscenza che stanno circolando voci finalizzate ad ingigantire l’accaduto e questo per l’istituto è un danno. Molto dipende da cosa recepisce e riporta a casa un ragazzo. A questa età possono verificarsi litigi ma non parliamo di bullismo». Aggiunge Trimarchi: «In merito alla ricreazione si può fare anche all’interno. E’ a discrezione degli insegnanti, come da regolamento. La gestione è di competenza della scuola». Qualche lamentela arriva anche dalle insegnanti. Una docente ha riferito che la preside avrebbe chiesto di intensificare la sorveglianza. «Siamo in dieci – si lamenta una professoressa - per trecentocinquanta alunni. Di più non possiamo fare». La dirigente scolastica risponde: «Si leggano i propri obblighi contrattuali. Prima dell’insegnamento è importante la vigilanza, prevale su tutto. In caso contrario sono previsti provvedimenti disciplinari»

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