Cagnolina restituita a chi la maltrattava: il caso di Cormons approda in Parlamento
Walter Rizzetto (Fdi) ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Nordio per far luce sull’accaduto

Approda in Parlamento il caso della cagnolina Nina, che, dopo essere stata sequestrata assieme ad altri due animali maltrattati, ora rischia di essere riconsegnata a chi l’aveva ridotta in fin di vita. Siamo a Cormons.
A presentare un’interrogazione è Walter Rizzetto (FdI) che chiede al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di fare luce sull’accaduto.
Nel dicembre 2024 – ripercorre una nota – sono stati sequestrati tre cani per maltrattamenti. Tra loro Nina, priva di microchip e documenti, poi affidata a una coppia goriziana. Nei mesi successivi, nonostante relazioni veterinarie che attestavano gravi maltrattamenti e un’ordinanza comunale che vietava ai precedenti possessori di detenere animali per due anni, un giudice ha disposto la restituzione del cane agli indagati.
«È inaccettabile che un animale sequestrato per maltrattamenti continui a soffrire – sostiene Rizzetto –. È necessario chiarire le responsabilità». La vicenda è seguita anche dalla vicesindaca di Gorizia Chiara Gatta.
Nell'interrogazione Rizzetto chiede al governo di intervenire per evitare contrasti tra autorità giudiziarie, amministrazioni locali e servizi veterinari e per stabilire regole univoche nella gestione degli animali sequestrati, affinché la legge tuteli davvero chi non ha voce.
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