Calicanto, lo sport nel segno dell’integrazione

Oltre le barriere tra disabili e normodotati: anche musica e danza nella festa a Chiarbola
Foto Bruni 22.05.13 Festa dell'ass.ne Calicanto
Foto Bruni 22.05.13 Festa dell'ass.ne Calicanto

Nuove forze e altre idee ma soprattutto lo slogan di sempre: “Insieme nell'amicizia”. Per l'associazione Calicanto la festa di fine anno si tramuta puntualmente in un manifesto di ideali e contenuti rivolti alla integrazione tra diversamente abili e normodotati, copione andato in scena anche ieri al Palasport di Chiarbola, da anni sede del sodalizio diretto da Elena Gianello.

Sport, musica, danza, folto pubblico e riconoscimenti. Manca all'appello solo il collegamento telefonico con Jovanotti (sfumato per motivi tecnici), ma per il resto la tappa conferma tutte le credenziali maturate in anni di attività nel segno dell’integrazione, concetto mai virtuale in casa Calicanto. Lo sport resta un classico ma è anche la musica a farsi strada grazie all'eccellente lavoro svolto da Fabio Clary, direttore e artefice di una vera band alla quale ogni copione è lecito e ogni stecca perdonata. Vedi l'esibizione di ieri a Chiarbola, con un delicato omaggio a Lelio Luttazzi.

In un anno la Calicanto Band ha raddoppiato i suoi componenti, un vero progetto in note che vede Clary dirigere Stefano Galatà, Luca Trebbi, Gloria Modugno, Andrea Tomat e Martin Snaider al canto, Manuel Briscek e Alessandro Maizzan alle tastiere, Giovanni Lucchesi alla chitarra, Alessandro Pellizzer, Lisa Lonzari, Andrea Cofone, Daniele Paolino, Valentina Cepak, Scila Valipur, Francesco Sergas ed Elisabetta delle Piane alle percussioni varie.

Spazio ieri anche alla danza integrata, grazie ai saggi dei ragazzi della scuola media di San Giorgio di Nogaro, dell’Ipsia Ceconi di Udine e della Ginnica Integrata Calicanto 1 Trieste, Zumba – Calicanto 2 Monfalcone e Isis Manzini San Daniele. Molto sport e premi nel volley per la rappresentativa Monfalcone e per la scuola Svevo di Trieste, e nel basket per la selezione triestina e la Masich 2, sempre di Trieste.

Una festa che non dimentica Francesco Pinna, il giovane volontario della Calicanto morto nel crollo del palco in costruzione per il concerto di Jovanotti nel dicembre 2011. È divenuto un simbolo dell'impegno, di quello vero e sul campo, e a nome suo, grazie anche all'apporto della famiglia, sono state istituite sei borse di studio conferite a studenti della regione tra cui Eneo Branelli del liceo Dante e Murphy Tomadin del liceo Oberdan.

Francesco Cardella

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