A Trieste la Cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri: «Difendiamo i più fragili»

Il riconoscimento alla vigilia della festa per i 211 anni di fondazione dell’Arma

Roberta Mantini
La consegna della bandiera con l’alabarda simbolo del Comune di Trieste Fotoservizio Francesco Bruni
La consegna della bandiera con l’alabarda simbolo del Comune di Trieste Fotoservizio Francesco Bruni

«A nome di tutti i Carabinieri prometto ai cittadini di Trieste di dare il massimo perché ve lo meritate». Con queste parole il generale di Corpo d’Armata Maurizio Stefanizzi, comandante interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, ha concluso il suo intervento dopo il conferimento da parte del sindaco Roberto Dipiazza della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia si è svoltain due tempi. Nel Salotto azzurro, con l’incontro tra il generale, accompagnato dal comandante regionale dell’Arma generale Gabriele Vitagliano e dal provinciale colonnello Gianluca Migliozzi, e il sindaco a cui è seguita la firma del Libro d’Oro. Il secondo tempo nella sala del Consiglio Comunale alla presenza dei consiglieri, degli assessori (convocati per una seduta dedicata alla cerimonia) e delle massime autorità civili, militari e religiose.

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La mostra a Trieste (Silvano)

Dopo l’avvio dei lavori e il saluto del presidente Francesco Di Paola Panteca, il primo cittadino ha ricordato il legame della città con l’Arma. «I Carabinieri, entrando per primi a Trieste nel 1954, sono testimoni di una storia condivisa e di un legame molto speciale con la nostra città», ha affermato Dipiazza, che ha letto poi la motivazione dell’onorificenza.

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Il generale Gabriele Vitagliano, comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia (foto Silvano)

«In segno di profonda gratitudine e apprezzamento delle istituzioni e di tutta la comunità cittadina per l’alto senso del dovere, la fedeltà e la costante vicinanza dimostrati nei confronti della cittadinanza, con una presenza solida e rassicurante sul territorio. Testimoni di una storia condivisa e di un legame speciale, i Carabinieri furono tra i primi a entrare a Trieste liberata il 26 ottobre 1954, accolti dall’entusiasmo e dall’affetto di un popolo finalmente riunito alla madrepatria. Un legame indissolubile, che continua a vivere nel quotidiano servizio reso con dedizione, professionalità e umanità alla nostra comunità».

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La mostra sui cimeli dell'Arma dei carabinieri (Silvano)

Un lungo applauso ha accompagnato la consegna al generale Stefanizzi della pergamena, della medaglia di Civica Benemerenza e della bandiera con l’alabarda della Città di Trieste. «In queste terre la gente ha sofferto tanto e noi Carabinieri dobbiamo difendere i più fragili, non dobbiamo mai dimenticarlo – ha osservato il generale di Corpo d’Armata –. Quello che conta è il cuore e fare servizio perché si vuole bene alla comunità».

Giovedì, alle 10, in piazza Unità si svolgerà la cerimonia per i 211 anni di fondazione dell’Arma. Trieste ospiterà per la prima volta i festeggiamenti regionali. —

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