Casa verde trasloca. Al Sanatorio triestino

Mentre i legali sono al lavoro per dirimere la scottante situazione che si è creata alla Rsa Mademar (nel tentativo di evitare le aule del tribunale visto che la minaccia di cause incrociate tra soci...
Silvano Trieste 01/04/2014 Il Sanatorio Triestino
Silvano Trieste 01/04/2014 Il Sanatorio Triestino

Mentre i legali sono al lavoro per dirimere la scottante situazione che si è creata alla Rsa Mademar (nel tentativo di evitare le aule del tribunale visto che la minaccia di cause incrociate tra soci era pendente) un’altra “rivoluzione” sembra alle porte, e riguarda la Rsa Casa verde di Servola, gestita dalla coop Universis di Udine, che ha fin qui ottenuto un accreditamento, provvisorio, con la Regione. In prospettiva forse non lontana i 38 posti letto di Casa verde potrebbero lasciare la sede storica nel quartiere di Servola, cioé nel distretto sanitario 3 che arriva fino a Muggia, e trasferirsi nel Sanatorio triestino di via Rossetti (nella foto). Che dunque si starebbe preparando a inaugurare una nuova attività sanitaria nell’orbita del servizio pubblico. Il Sanatorio ha appena completato un restauro interno e si appresta a edificare un nuovo “corpo” da 6.000 metri quadrati alto quattro piani aggiungendo in prospettiva altri 90 letti ai 90 circa attuali usati nell’ambito della convenzione col servizio sanitario e ai 30 “privati”. Regione, Sanatorio, Universis, Azienda sanitaria sono i protagonisti principali di una trattativa che rimane al momento assai protetta dietro le quinte.

Le Rsa però, al momento della loro creazione come strutture di post-ricovero, di riabilitazione, o di ricovero breve (un mese a carico del servizio sanitario, eventuali tempi supplementari a carico del paziente) erano state collocate in posizione strategica rispetto alla configurazione della città, e più o meno erano corrispondenti ai distretti sanitari così da “coprire” in modo omogeneo il fabbisogno. Il probabile prossimo trasferimento di Casa verde altera il disegno, ma su questo dovranno esprimersi Regione e Azienda sanitaria.

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