Cavalieri e antichi soldati al Castello di San Giusto: Trieste rivive il passato nella sua stessa fortezza

Dal 10 giugno a fine agosto le “Stagioni delle armi”: si torna così fra il XV e il XVIII secolo. E a settembre al “Winckelmann” riecco “Legiomania”
Francesco Codagnone
La presentazione dell’iniziativa ieri a San Giusto con Giorgio Rossi, il terzo da destra. Massimo Silvano
La presentazione dell’iniziativa ieri a San Giusto con Giorgio Rossi, il terzo da destra. Massimo Silvano

TRIESTE Nel Castello di San Giusto si scorgono cavalieri in armatura, giullari in calzamaglia e donzelle in tuniche ricamate. Non fosse per il vicino gruppo di turisti in jeans e sneakers, potremmo dire di trovarci nella Trieste medievale. Nell’estate triestina, del resto, come ormai da tradizione le lancette dell’orologio tornano indietro di qualche secolo.

Le “Stagioni delle armi”, ciclo di rievocazioni storiche e didattiche, tornano nel Castello sul colle a partire da domani e dopodomani per proseguire poi per tutti i fine settimana fino al 27 agosto, quando lasceranno spazio a “Legiomania”, che dal 22 al 24 settembre porterà il Museo dell’antichità “Winckelmann” ancora più indietro, fino all’epoca romana.

Il calendario di iniziative – promosse dall’Assessorato alla Cultura e curate da “Wavents Events”, in collaborazione con “Cers” e numerose associazioni di rievocazione storica – è stato presentato ieri nella fortezza medievale dall’assessore Giorgio Rossi, dal responsabile dei Musei storici e artistici Stefano Bianchi e dal presidente di “Wavents” Massimo Andreoli accompagnati dalla conservatrice del Museo dell’antichità Marzia Vidulli Torlo e da amici in costume d’epoca.

Una «parentesi di leggerezza – così Rossi – ma anche momento per rendere vivo e parlante il patrimonio culturale della nostra città», approfondendo la conoscenza di usi e costumi del passato. Il Castello di San Giusto, voluto dagli imperatori d’Austria nella seconda metà del XV secolo come presidio militare sopra il colle capitolino, visse diversi momenti di sviluppo ed evoluzione architettonica: fu edificato in stadi successivi, dal 1468 al 1636.

Le “Stagioni delle armi”, attraverso i rievocatori, consentiranno ancora una volta di rivivere i momenti più rappresentativi della sua storia, con attività storico-didattiche pensate per integrarsi con il percorso di visita museale: di settimana in settimana, i visitatori verranno invitati a conoscere la Trieste del XV, del XVI, del XVII e del XVIII secolo, da città libera a dominio della Serenissima prima e imperiale poi, fino alla breve dominazione napoleonica del 1797.

La rievocazione di quest’ultimo periodo storico, in particolare, rappresenta la novità dell’edizione 2023. Nei fine settimana, i visitatori potranno comprendere la quotidianità dell’epoca rievocata, approfondendo la vita di guarnigione, le mansioni dei soldati e il loro equipaggiamento, fino all’addestramento e all’uso delle varie armi.

Ciascuna delle 24 giornate in calendario prevede la presenza di almeno otto rievocatori, formati per dimostrazioni, addestramenti e spiegazioni al pubblico. Postazioni attive il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.30: cinque le visite guidate di un’ora alle 10.30, alle 11.45, alle 15, alle 16.15 e alle 17.30. Si accede con il biglietto di ingresso al Castello: la prima domenica del mese è gratuito. Dal 22 al 24 settembre il “Winckelmann” ospiterà infine “Legiomania”. La “Legio I Italica” tornerà ad animare il “Giardino del Capitano”, trasformato in accampamento romano fra legionari, senatori e

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