Chiusa da lunedì la strada verso l’Isola della Cona

Ciro Vitiello
L’area interessata dai lavori di rifacimento della strada
L’area interessata dai lavori di rifacimento della strada

STARANZANO L’inizio lavori era già previsto il mese scorso, poi la parentesi, ma il recente maltempo ha accelerato la formazione del cantiere per la sistemazione della strada di accesso all’Isola della Cona lungo il tratto che va dall’inizio dell’argine dell’Isonzo fino al Centro visite.

Lo ha confermato ieri Matteo De Luca, operatore della Riserva naturale della Foce Isonzo sottolineando che i lavori, salvo meteo avverso, dovrebbero durare fino al 12 aprile. Però la strada resterà regolarmente aperta nei fine settimana e fino oggi sarà possibile transitare prestando attenzione ai mezzi di lavoro, ma da lunedì 8 a venerdì 12 aprile gli ultimi due chilometri di strada saranno dunque totalmente interdetti alla circolazione, dalle otto del mattino.

Le strutture al servizio della Riserva naturale saranno comunque aperte: sarà possibile accedere all’area a piedi utilizzando il panoramico sentiero sull’argine, sfalciato appunto per consentire di raggiungere il Centro visite dell’Isola della Cona lasciando il proprio mezzo nel primo grande parcheggio segnalato lungo la strada.

«L’opera stradale - spiega lo stesso De Luca - è compresa nell’ambito dei lavori di consolidamento dell’argine del fiume programmati lo scorso anno dalla Regione. Dal budget, infatti, si è riusciti a ricavare una parte per rifare il manto stradale. Non si tratta di un asfalto proibito nell’ambito dei territori della Riserva, ma un prodotto neutro biocompatibile con l’ambiente: un manto, già utilizzato in altre riserve naturali della Toscana, o in Trentino, dove anche lì è presente una grande attenzione verso la natura e il paesaggio. Il fondo quindi - aggiunge De Luca - non sarà nero, ma di tipo drenante e adeguato all’ambiente. In questi giorni la ditta incaricata sta già procedendo con la preparazione del cantiere, attraverso l’individuazione delle buche e di quei tratti che hanno bisogno di particolari accorgimenti.

I mezzi preposti all’intervento ci sono già, ma se arriva qualche visitatore solo per questa settimana lo lasciano passare».

Con l’arrivo della primavera, intanto, alla Sbic, la Stazione biologica della Cona, fervono i lavori per catalogare la fauna migratoria, che in questo periodo è molto attiva, con l’ausilio di un altro ornitologo, Silvano Candotto. A breve arriveranno così i dati su numeri e specie che affollano l’area protetta

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