Collisione vela-peschereccio Barca in panne per avaria

GRADO. Collisione, mercoledì verso mezzogiorno, tra un motopeschereccio di Sistiana (dedito alla pesca della “canocie”) e un altro natante a vela, in mare aperto, all’incirca tra Primero e Punta Sdobba.
Non c’è stato alcun problema per la sicurezza degli occupanti, né del peschereccio e nemmeno del natante dei diportisti (pare che a bordo ci fosse una sola persona), una barca a vela di otto metri.
I due mezzi nautici sono rientrati alla base autonomamente, ma gli scafi hanno in ogni caso subito qualche danno all’opera morta (quella che emerge dal mare), quasi sicuramente sulle fiancate.
Non si conosce la dinamica della collisione e nemmeno di chi fosse la barca a vela poiché l’occupante, verificato che non era successo niente di grave, aveva proseguito la sua rotta, a quanto sembra verso Duino.
In ogni caso a coordinare i soccorsi è stata la Capitaneria di Porto di Monfalcone, mentre a intervenire sono stati uomini e mezzi di Circomare Grado a bordo della motovedetta Cp 846, la quale in realtà si è limitata a verificare la situazione, a rassicurarsi che non ci fossero problemi di sorta per le persone, e a verbalizzare quanto accaduto.
Gli uomini della Guardia costiera di Grado sono intervenuti inoltre anche ieri mattina verso le 6 per soccorrere una barca a vela di dodici metri che si trovava a circa sei miglia al largo di Porto Buso. L’imbarcazione aveva lanciato la richiesta di soccorso a causa di un’avaria al motore.
Le condizioni di vento e del mare hanno reso complessa l’opera di soccorso tanto che oltre alla motovedetta di Circomare Grado è intervenuto anche il gommone B16 di Lignano Sabbiadoro.
Con fatica la barca a vela è stata trainata fino alla località balneare friulana. A bordo c’erano due diportisti austriaci alquanto spaventati, partiti da Caorle e diretti a Grado, che non hanno patito alcun danno fisico.—
An. Bo.
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