Alla Compagnia portuale di Monfalcone debutta il patto “Roster”: stop al lavoro a chiamata
L’intesa raggiunta dopo un anno di trattativa tra azienda e Cgil, Cisl e Uil. Contropartita alla terza settimana flessibile un premio mensile di 250 euro
![Una movimentazione di Cpm con un addetto portuale impegnato nella gestione delle rinfuse](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/1gamknne220kk4fr4ms/0/fhpmonfalconehbiuzyx.webp?f=16%3A9&w=840)
All’alba del 2025 un nuovo corso saluta l’organizzazione del lavoro a Portorosega. Entra infatti in vigore da oggi un inedito accordo raggiunto dopo un anno di trattativa tra azienda e sindacati che prevede l’applicazione della turnazione a rotazione nella gestione dei carichi professionali. L’intesa, che come contropartita prevede la corresponsione in busta paga di una premialità mensile al dipendente coinvolto, riguarda 47 addetti della Compagnia portuale, società con sede legale in via Timavo soggetta a direzione e coordinamento di F2i Porti. Ma è intenzione delle sigle che hanno sottoscritto l’accordo “Roster” (il termine inglese significa “griglia”), vale a dire Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti, portare avanti la linea anche con gli altri concessionari presenti al Lisert, laddove operino addetti deputati alla movimentazione in banchina.
Nuova organizzazione lavorativa
«L’intesa “Roster” prevede un’organizzazione lavorativa che limita l’utilizzo del personale per il rispetto delle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro – spiega il segretario generale della Filt Saša Čulev – e si pone a favore di una regolarità dell’impegno richiesto alle maestranze, permettendo loro di programmare la propria vita extra lavorativa». Insomma, non più l’attesa, come chiarisce Marco Rebez, segretario Uil trasporti, di «conoscere il turno appena alle 13 del giorno prima, su “chiamata” appunto del coordinatore», bensì una griglia stilata su base annuale che consenta così al dipendente di disporre più agevolmente del tempo in cui è libero dalle mansioni professionali. Sempre Rebez rileva che, «in cambio della flessibilità prevista alla terza settimana, al portuale viene corrisposta una premialità di 250 euro lordi in busta».
Il mese viene infatti suddiviso in settimane: nella prima il turno giornaliero di sei ore (nel rispetto del contratto di lavoro che ne prevede 36, con operatività spalmata su base settimanale) occupa la fascia mattutina dalle 7.30 alle 13.30. Nella seconda, invece, il portuale è chiamato a prestare attività nell’orario pomeridiano, cioè dalle 14 alle 20; nella terza settimana l’orario è invece “flessibile”, cioè il turno si modula a seconda delle esigenze di carico e scarico della merce in stiva, fino a coprire il terzo turno (20.30-2.30), infine nella quarta la rotazione riprende l’operatività al mattino.
Trovata una soluzione
«Si è trovata una soluzione – commenta Giulio Germani, coordinatore Fit Cisl – a una situazione che perdurava da anni, ereditata dalla vecchia cooperativa portuale: il “Roster” consentirà ai lavoratori un controllo dell’attività cui sono chiamati, con una più felice programmazione degli spazi extra lavorativi e familiari, e anche una maggiore sicurezza, fermo restando la permanenza di alcuni piccoli particolari da dirimere con la contrattazione di secondo livello».
Dunque, come rimarcato da Čulev (Filt-Cgil) un accordo «importante», poiché «la chiamata al lavoro è una prassi che, in ambito portuale, deve riguardare ormai solo l’articolo 17, l’unico deputato a somministrare prestazioni temporanee ai concessionari dello scalo marittimo, durante i picchi operativi». Inoltre i sindacati, sempre Čulev, puntano a replicare prossimamente il modello «anche su Midolini, dove andremo a chiedere l’applicazione del “Roster”» e pure «un domani su Cetal per un parte minore di lavoratori, dato che questa realtà opera maggiormente attraverso l’Impresa Alto Adriatico». Cioè servendosi appunto dei portuali ex articolo 17.
L’accordo
L’accordo sottoscritto tra le parti, cioè Cpm e sigle, debutta oggi con il primo turno delle 7.30. La Compagnia portuale, gruppo Fhp, sviluppa e gestisce traffici merci, implementando soluzioni logistiche su misura. L’azienda gestisce servizi di stivaggio professionali, arrivando a ricoprire a Monfalcone, nel corso degli anni, una posizione di leadership nella gestione di acciaio, metalli in genere e prodotti forestali, sia nel settore delle importazioni che in quello delle esportazioni. L’azienda è anche adibita a trattare attrezzature over-size (project cargo), yacht, traffico ro-ro e non solo. L’accordo riguarda solo gli addetti che operano direttamente in banchina, nella formazione di tre squadre, per i turni mattutino, pomeridiano e “flessibile”.
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