Sequestrati nel Porto di Trieste oltre 26 mila prodotti di contrabbando
Tra questi anche peluche di Pikachu, bigiotteria e reggiseni che presentavano sostanze nocive per la salute: la merce, proveniente dalla Cina, era diretta in Germania

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato oltre 26 mila prodotti, tra bigiotteria pericolosa per la salute e giocattoli contraffatti, nel porto di Trieste.
Gli articoli sequestrati erano contenuti in due distinte casse mobili provenienti dalla Cina che, dopo un trasbordo avvenuto in Grecia, erano destinati, via treno, in Germania.
L’attività ha inizialmente interessato una prima cassa dove, tra la merce regolarmente dichiarata, i militari hanno rinvenuto numerosi colli non dichiarati agli effetti doganali e, quindi, considerati in contrabbando.
Nel corso dell’ispezione sono stati rinvenuti oltre 470 peluche di “Pikachu” risultati contraffatti.
Sono poi stati rinvenuti ulteriori 1.488 articoli di bigiotteria, che dall’esame di laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono risultati nocivi per la salute.
Ulteriori accertamenti investigativi sull’azienda speditrice hanno permesso di individuare un secondo carico di merce, trasportato anch’esso su un convoglio ferroviario in una cassa mobile, che aveva la stessa origine e la stessa destinazione del precedente.
In questo caso sono stati sequestrati oltre 20 mila articoli in contrabbando, tra cui oltre 13 mila reggiseni che all’esito delle analisi di laboratorio hanno evidenziato la presenza di sostanze nocive per la salute.
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