Cormons, aperto il parco del castello

Domenica la cerimonia con l’intitolazione dell’area. Il sindaco: una delle opere più importanti di questi anni
Bumbaca Gorizia 10.11.2011 Cormons, Castello e strada Quarin - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 10.11.2011 Cormons, Castello e strada Quarin - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

di Matteo Femia

CORMONS

Dopo anni di lavori, e vicissitudini legate anche al blocco del cantiere, viene aperto il parco del castello sul Quarin. Un parco che domenica verrà intitolato alla famiglia Ungrispach, che per secoli nel Medioevo, fu in possesso del maniero.

È un omaggio non solo a questa famiglia nobile, ma soprattutto all’associazione Fulcherio Ungrispach, nati alcuni anni fa per volontà di Luciano Stecchina, con l’obiettivo principale di curare e salvaguardare quest’importante area archeologica e storica cormonese e che si inserisce anche nel contesto di quelle opere di valorizzazione dell’intera fascia collinare che va sotto il progetto di Marketing Collio. Grazie a questo intervento lo scorso anno è stato sistemato il piazzale con la creazione di un parcheggio.Il Quarin, al quale si può accedere a piede grazie ad alcuni sentieri, offre uno dei panorami più splendidi della zona: si va dalla laguna di Grado che nelle giornate serene si può scorgere a occhio nudo alle Alpi Carniche e Giulie.

Il parco è una delle opere più importanti realizzate dall’amministrazione comunale negli ultimi anni ristrutturando la strada di accesso che parte dalla chiesa del Soccorso, ripristinando parte delle mura e della torre, «Abbiamo voluto mettere mano a una delle aree dal grande potenziale turistico per Cormons – spiega il sindaco Luciano Patat – e abbiamo così sistemato le strade, rifatto l’ingresso al parco, posizionato alcune ringhiere sui punti più scoscesi e affidato la cura del verde all’associazione Fulcherio Ungrispach, alla quale voglio dire un grandissimo grazie per l’amore con cui ha sempre provveduto alla manutenzione del monte Quarin. Grazie ai volontari del sodalizio del presidente Felcaro ed a quelli della Protezione civile, in questi anni il monte ed il parco stesso sono stati salvaguardati in modo decisivo. Gli interventi però da fare sono ancora diversi».

Un intervento che è costato al Comune 220mila euro, di cui 155mila riguardano i lavori in senso stretto. Ma nel futuro ci sono altri progetti. C’è infatti l’ipotesi di rimettere a nuovo anche la strada che porta al castello salendo da dietro il colle. «Si tratta di recuperare quel percorso che, per intenderci, va dalla curva della strada che si inerpica verso il castello fino alla cima del colle stesso, aggirandolo però dall’altra parte. Il problema – aggiunge Patat – è che in quel tratto la parte del monte è più ripida e difficile da utilizzare. In ogni caso abbiamo fatto richiesta di finanziamento alla Regione per estendere gli scavi e far così risaltare maggiormente il vecchio perimetro del castello».

Abbiamo già presentato un progetto più ampio - aggiunge il sindaco - che permetta alla Regione di farsi un’idea dell’importanza dell’investimento dal punto di vista turistico e culturale». Nel piano triennale delle opere pubbliche è inserito anche l’intervento di recupero della casa degli alpini da parte dell’amministrazione per un costo di oltre 200mila euro.

Domenica intanto sarà inaugurata, oltre al parco, anche una tabella riconoscitiva dedicata proprio agli Ungrispach dopo che la strada che porta al castello già lo scorso anno è stata intitolata a Luciano Stecchina, quale riconoscimento per l’opera svolta e per aver fondato l’associazione Fulcherio Ungrispach.

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