Da Arlecchino a Pantalone l’Anffas pronta al tributo alle maschere più celebri

Saranno in 40 a sfilare tra assistiti, educatori, familiari e volontari. «No agli applausi di compassione, sì a quelli di stima per l’impegno dei ragazzi»



«Non cerchiamo gli applausi di compassione, ma quelli di stima per il duro lavoro svolto dai nostri ragazzi».

Annalisa Zovatto, coordinatrice dei centri socioeducativi della Cooperativa sociale “Trieste Integrazione” - Anffas onlus, racconta lo spirito con cui gli ospiti del centro di via Cantù si stanno preparando alla sfilata in programma sabato 22 febbraio a Opicina in occasione del Carnevale carsico.

«È da un anno che i ragazzi attendono questo evento che, per noi, è diventato oramai un appuntamento tradizionale, a cui non manchiamo da 13 edizioni a questa parte», racconta la stessa dottoressa Zovatto.

Quest’anno la “Trieste Integrazione” ha deciso di proporre un gruppo mascherato ispirato alle classiche maschere della tradizione carnascialesca. Per le vie di Opicina sfileranno dunque Arlecchino, Pulcinella, Balanzone, Gianduia, Meneghino, Pantalone e altri personaggi della storia del Carnevale nelle differenti regioni italiane.

Accanto a loro sfileranno anche le tradizionali maschere veneziane, con il loro inconfondibile stile, quello che, ogni anno, richiama decine di miglia di turisti nella località lagunare. Ovviamente vi sarà un riadattamento effettuato da parte del gruppo triestino.

Il team dell’Anffas è già al lavoro da un paio di mesi per farsi trovare pronto in occasione dell’atteso corso mascherato del Carnevale carsico. Complessivamente saranno una quarantina di persone a sfilare, tra persone con disabilità, educatori, familiari e volontari. In prima linea ci sarà, come ogni anno, anche Giandario Storace, presidente della Cooperativa sociale “Trieste Integrazione” - Anffas onlus. «Sfileremo solamente a Opicina, all’interno di una manifestazione a cui siamo legati da un reciproco affetto. Il comitato poi ci ha sempre agevolato permettendoci di sfilare come primi, in modo tale da poter iniziare e finire subito la sfilata, per poi poter proseguire il pomeriggio di festa all’interno degli spazi della Polisportiva Opicina nella vicina via degli Alpini», racconta Zovatto.

Grazie pure al fondamentale apporto di Rossella Crisman, responsabile del Progetto Carnevale dell’Anffas, si è creato così uno spirito vincente che si rinnova di anno in anno, uno spirito che punta a declinare al meglio una giornata di festa in un clima sano di divertimento e allegria, nel quale i protagonisti del gruppo possono confrontarsi appieno con gli altri.—

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