Dal verde ai servizi La rinascita di Servola in un piano di 35 punti

«La presente serie di richieste dovrebbe essere parte integrante di un progetto organico, che tenga anche conto di quanto predisposto in anni passati e non ancora realizzato nel rione di Servola». Inizia così, con una leggera vis polemica, quello che può essere definito il glossario delle proposte per la rinascita del rione di Servola. Ne sono state redatte 35, cui si aggiunge l’ipotesi di un Piano del traffico: sono state presentate l’altra alla Settima circoscrizione. Il lavoro è stato realizzato in primis dallo Spi Cgil con il segretario della Lega Est Stefano Borini, assieme ad Alessandro Radovini, presidente del Circolo Arci Falisca. Vi hanno collaborato Mario Debernardi, presidente dell’Associazione Maschere Servolane Lalo, e Tatjana Masala, del Circolo culturale Ivan Grbec. Il sindaco Roberto Dipiazza ne ha ricevuto copia affinché il Comune provveda a una sua valutazione. E poi, si spera, alla concretizzazione, partendo dalla promessa di un sopralluogo.
Dall’urbanistica al sociale, il ventaglio di idee tocca molteplici aspetti del quartiere, a partire dall’ex cinema, che ha di recente riaperto grazie all’impegno dell’Asd Servolana Basket, che ne occupa alcuni spazi. Si va subito al sodo: il Comune, per favorirne l’intero riutilizzo, si dovrebbe assumere «gli oneri e la titolarità delle utenze». Ma la rinascita di Servola passa come detto anche per una viabilità prudente, con una verifica della fattibilità del Piano del traffico offerto. La lista prosegue poi con la necessità di riaprire via del Ponticello, chiusa a causa di un muro pericolante, da sistemare da quasi un anno. Ci sono poi marciapiedi da rifare e dissuasori da posizionare.
Anche la chiesa storica di San Lorenzo Martire avrebbe bisogno di un restauro, come il cimitero, in particolare il muro di cinta. Spazio pure a nuovi alberi in via di Servola e a una manutenzione straordinaria in Pineta Miniussi. Urge poi eliminare gli odori provenienti dalle vasche di liquami del depuratore tra Ferriera Scalo legnami. Bello sarebbe, insiste il “glossario”, anche trasformare gli spazi dismessi vicino alla Ferriera in aree verdi. Si passa poi alla sanità - con la richiesta del ripristino del Servizio Adulti nell’Unità operativa territoriale, trasferito in via Locchi, e quella del consolidamento del punto di medicina di gruppo - e quindi al commercio: si reclamano una «politica di difesa dei pubblici esercizi esistenti» e il reinserimento di un’edicola (ce n’erano tre fino a pochi anni fa) del servizio bancomat, e anche dell’ufficio postale.
Il programma non dimentica infine scuola, storia e cultura. «Nell’incontro in circoscrizione c’è stato interesse verso il programma. Sono stati fatti i complimenti per il lavoro, comprensivo di proposte dietro alle quali c’è un anno di lavoro», spiegano Radovini e Borini: «Però è mancata un po’ la definizione su come proseguire, nonostante alcuni consiglieri abbiano comunque proposto dei sopralluoghi». Il consigliere Corrado Tremul (Fdi), che ritiene che l’incontro sia stato «molto utile», specifica: «Ci siamo lasciati con la richiesta di vederci appena possibile per affrontare la richiesta».—
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