Dalle marze di Fossalon nasceranno 8 milioni di viti

La raccolta delle gemme proseguirà fino a tutto febbraio, poi le potature e i nuovi impianti con varietà provenienti in particolare dai Paesi dell’Est
GRADO - MARZE VIVAI RAUSCEDO - CLAUDIO BRESSAN
GRADO - MARZE VIVAI RAUSCEDO - CLAUDIO BRESSAN

GRADO. Sette-otto milioni di nuove viti nasceranno grazie alle marze dei vivai Rauscedo di Fossalon. Le marze sono le gemme che s’innestano nelle piantine selvatiche affinché le viti producano l’uva desiderata. E a Fossalon di gemme delle più svariate varietà e i relativi cloni (ognuno con caratteristiche diverse) sono davvero molti. Complessivamente si può parlare, infatti, fra varietà e cloni, di un migliaio di tipologie di vite. La raccolta delle marze è l’obiettivo e lo scopo del sempre più esteso vivaio che si trova a Fossalon. Recentemente sono stati acquistati altri ettari di terreno che portano a un totale complessivo di 140 ettari e ben sapendo che si tratta di 10.000 metri quadri a ettaro fa capire quanto esteso sia il vivaio. Peraltro l’impianto gradese non è l’unico dei Vivai Rauscedo, tanto che oggi quello di Fossalon rappresenta, in fatto di marze, circa il 15-20% del totale degli stessi vivai.

 

Fossalon si trasforma in terra di vitigni
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Ciò che distingue Fossalon è in ogni caso il fatto che la produzione è sempre ottima e il terreno della frazione agricola gradese si sta dimostrando perfettamente idoneo, anche e soprattutto per le nuove sperimentazioni. Nell’elenco ufficiale nazionale sono già state inserite una decina di nuove varietà di vite nate a Fossalon. Per i bianchi si tratta di Soreli, Early Sauvignon, Petit Sauvignon, Fleurtai e Sauvignon Dorè. Tra i rossi troviamo il Petit Cabernet, il Royal Cabernet, il Royal Merlot, il Petit Merlot e Julius. Per queste eccellenti proprietà ogni anno ai vivai Rauscedo di Fossalon si susseguono visite di esperti e personalità, anche politiche, provenienti da vari Paesi di tutto il mondo. La sperimentazione degli ibridi immuni da malattie che fanno avere un notevole risparmio ai produttori attira ormai davvero numerosi compratori. Si tratta di ibridi unici che non sono copiabili nemmeno effettuando l’analisi del Dna degli stessi. In poche parole se qualcuno li vuole deve venire a Fossalon.

Alcuni anni fa sono venuti a verificare di persona anche i responsabili di una delle più importanti case produttrici di champagne del mondo, la Moët & Chandon. Recentemente il mercato sembra maggiormente diretto verso i Paesi dell’Est fino alla Cina. L’attività ai Vivai Rauscedo prosegue, dunque, ininterrotta. Ora c’è la raccolta delle marze che proseguirà fino a tutto febbraio, poi inizieranno le potature e quindi la messa in opera dei nuovi impianti con varietà provenienti da tutto il mondo e in particolare proprio dai Paesi dell’Est. Si tratta di viti che ovviamente producono uva, ma di questa ne viene raccolta solo una piccola parte per la vinificazione che servirà come prova lampante da far assaggiare ai compratori. L’enologo e direttore dell’impianto dei Vivai Rauscedo di Fossalon, Claudio Bressan, anticipa una curiosità. Quest’anno una vite di “Drago rosso” proveniente dalla Cina dovrebbe per la prima volta produrre l’uva che ha una caratteristica del tutto particolare: gli acini davvero molto grossi.

@anboemo

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