Due gradiscani sulle strade di ghiaccio dell’Alaska

GRADISCA Li chiamano “Eroi del ghiaccio”; sono i camionisti che nei mesi più freddi dell’anno percorrono la Dalton Highway nell’estremo nord dell’Alaska per rifornire di viveri chi lavora ai pozzi

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Li chiamano “Eroi del ghiaccio”; sono i camionisti che nei mesi più freddi dell’anno percorrono la Dalton Highway nell’estremo nord dell’Alaska per rifornire di viveri chi lavora ai pozzi pretoliferi del circolo polare artico. Una simile esperienza l’hanno vissuta Tiziano Godeas e Mara Vecchiet in “Articrouteadventure”; assieme ad altri 7 italiani e a giornalisti d’oltreoceano, la carovana composta da 5 Cayenne, messe a disposizione dalla Porsche Canada, è partita in marzo da Vancouver. Attraversando la British Columbia e lo Yucon lungo strade innevate dagli scenari mozzafiato, il gruppo ha raggiunto Fairbanks in Alaska; da lì è iniziato il percorso avventura lungo la Dalton Highway attraverso il circolo polare artico fino a Coldfoot, unica stazione intermedia di rifornimento. Stupenda, nella notte, la vista dell’aurora boreale che in quella zona è perfettamente visibile. Con le temperature di alcune decine di gradi sotto zero, la carovana ha affrontato la parte più difficile del viaggio, la salita all’Atigun pass (m. 1.444) dove un singolo camion, per superare il dislivello, è costretto a farsi spingere a contatto diretto da altri mastodontici tir, uno spettacolo che rende obbligatoria la chiusura temporanea dell’intera strada. Le più leggere Porsche non hanno avuto problemi nel salire il passo anche se il fondo innevato e ghiacciato rendeva la guida estremamente impegnativa. Dopo oltre 500 km con le temperature in continua discesa, hanno raggiunto Prudhoe Bay alloggiando in container, sorprendentemente confortevoli a -35°C. Al ritorno, sulla sommità dell’Atigun pass, una tormenta di neve colpiva improvvisamente i partecipanti rendendo arduo il proseguimento per la mancanza di visibiltà; con grande difficoltà e tra mille prudenze, il passo veniva conquistato e si raggiungeva, verso sera, nuovamente Coldfoot dove erano fermi tutti i mezzi. Un’altra tormenta di neve imperversava sui partecipanti lungo tutti gli 800 km tra Fairbanks ed Anchorage. Quindi, la strada del rientro a Vancouver, con le temperature prossime allo zero, si faceva meno impegnativa e lo scenario cambiava con i primi segni del disgelo. Il viaggio, lungo 10.861 km, è servito anche come test estremo per mezzi e capi di abbigliamento che hanno superato brillantemente tutte le prove. (l.m.)

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