Duecento euro per il welfare ai dipendenti AcegasApsAmga

Quest’anno il beneficio sarà di 200 euro per ogni dipendente, beneficio che dal 2017 in avanti salirà a 385 euro. Poichè i dipendenti triestini di AcegasApsAmga sono oltre 700, il volume finanziario...
Di Massimo Greco

Quest’anno il beneficio sarà di 200 euro per ogni dipendente, beneficio che dal 2017 in avanti salirà a 385 euro. Poichè i dipendenti triestini di AcegasApsAmga sono oltre 700, il volume finanziario messo in moto, solo nell’area giuliana, ammonta a 140 mila euro nel corso del corrente anno e crescerà a 270 mila euro a partire dal 2017.

In questi termini numerici è così misurabile l’effetto-welfare attivato dall’utility del Nordest sul territorio triestino: un piano denominato Hextra, che durante luglio la controllante Hera ha messo a punto per omogeneizzare a livello di gruppo gli interventi a sostegno delle famiglie dei dipendenti. Piano, come rileva lo stesso comunicato aziendale, facilitato dagli incentivi introdotti dal fisco.

Come funziona questa forma di socialità aziendale? La novità più rilevante è la possibilità di scelta concessa al lavoratore. Prendiamo il caso di AcegasApsAmga nella versione “tergestina”. Abbiamo premesso che fuori busta-paga l’azienda mette a disposizione di ogni dipendente una “fiche” di 200 euro per il 2016 (perchè riguarda praticamente metà dell’anno) e di 385 euro dal 2017. Collegandosi a un’apposita piattaforma informatica, il lavoratore potrà scegliere come utilizzare la somma: assistenza sanitaria, assicurazioni, istruzione dei figli, asili-nido, centri estivi, trasporto pubblico, parcheggi, mense sono alcuni dei percorsi più battuti che riguardano le destinazioni di spesa.

Fruizione volontaria, nel senso che il dipendente non è obbligato a far uso del valsente. Fruizione flessibile, nel senso che il lavoratore AcegasApsAmga può articolare su più voci - come spiega il responsabile del personale Hera Giancarlo Campri - l’impiego della sua risorsa.

Come d’abitudine, a Hera preme rimarcare il concreto effetto finanziario dell’operazione a livello d’indotto territoriale. Cioè, la ricaduta di questo investimento sociale sulle economie locali: nel caso triestino, come anticipato, si tratta di 140 mila euro da qui alla fine dell’anno e di 270 mila euro dal 2017 in avanti. Un contributo interessante soprattutto per le attività di servizio pubblico e privato (sistema educativo, scolastico, sanitario, previdenziale, logistico) che riguardano la vita familiare. Particolare attenzione - racconta la nota aziendale - viene posta all’istruzione dei figli, che prevede un contributo aggiuntivo ai lavoratori in possesso di determinati requisiti.

Su questa “riforma” del welfare aziendale interviene lo stesso presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, secondo cui il piano Hextra «rappresenta un significativo passo in avanti, che ci permette di creare valore ed efficienza ... contribuendo a proteggere il portafoglio delle famiglie in un periodo economicamente non semplice come quello attuale».

I benefit troveranno applicazione per tutti gli 8500 addetti del gruppo Hera, 1800 dei quali afferiscono alla controllata nordorientale AcegasApsAmga (Trieste-Padova-Udine). Infine, un importante test sull’andamento gestionale di Hera è previsto per giovedì 28, quando il cda esaminerà le cifre della semestrale.

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