È del Fvg il primato delle assunzioni

TRIESTE. La tendenza, già intercettata nei mesi scorsi, è confermata alla luce del dato semestrale: l’Inps accerta che il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana con il più elevato incremento di assunzioni a tempo indeterminato per quel che riguarda il settore privato. Nel confronto con l’analogo periodo gennaio-giugno dello scorso anno, l’aumento dei “posti fissi” è infatti cresciuto nella misura dell’82,9% nelle quattro province friulo-giuliane, facendo così registrare un aumento decisamente superiore rispetto alla media nazionale attestata al +36%.
Il Friuli Venezia Giulia è capolista staccando di svariate lunghezze le “inseguitrici”, tra cui l’Umbria (+67%), le Marche (+55,5%), il Trentino Alto Adige (+54,3%), l’Emilia Romagna (+52,6%), il Piemonte (+52%), la Liguria (+47,6%), il Veneto (+45,9%). Su un campione statistico-temporale più ristretto, già in giugno l’assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, aveva riportato cifre Inps che documentavano il trend molto buono del Friuli Venezia Giulia: allora si trattava di un incremento pari al 75,3% e l’Umbria, comunque, saliva sul podio nella posizione di destra. E allora la Panariti aveva sottolineato la scelta giuntale «di incentivare solo le assunzioni a tempo indeterminato».
Sul dato semestrale fornito dall’Inps si sofferma, con un lungo comunicato, il governatore regionale e vicesegretario nazionale “dem” Debora Serracchiani. Anch’ella rileva la conferma di una tendenza favorevole per quanto concerne l’economia del Friuli Venezia Giulia, come dimostrato dai report dell’Istat e della Svimez.
Poi entra nel merito delle cifre Inps per osservare che «sono dati molto importanti che iniziano a consolidarsi, sono già due trimestri con il segno positivo». La Serracchiani consiglia, comunque, precauzione e cautela nella consapevolezza che la ripresa è ancora timida e che non si deve abbassare la guardia.
La concatenazione non casuale di tre fattori - a giudizio del governatore - ha favorito il determinarsi “a valle” di un buon risultato occupazionale: la generale ripresa dell’economia trainata dall’export, la decontribuzione su questa tipologia contrattuale prevista dal “Jobs Act”, le misure in tema di politica del lavoro attuate dall’amministrazione regionale. Sul terzo punto, che ovviamente è quello sul quale maggiormente risalta la specifica incidenza della Regione Fvg, la Serracchiani ricorda che la Finanziaria 2015 appoggia sul tavolo di lavoro e formazione circa 90 milioni di euro: «Interventi che vanno a integrarsi con i provvedimenti nazionali del Jobs Act». Anche l’istituzione dell’Agenzia per il lavoro - secondo il presidente della giunta - può dare una mano contribuendo al coordinamento dei soggetti pubblici e privati coinvolti.Sempre a proposito dell’andamento economico-sociale del territorio, giusto una settimana fa l’istituto Svimez rilevava che il Friuli Venezia Giulia è stata la regione con la più elevata crescita del Pil (+0,8%) durante il 2014.
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