E nelle sale della Centrale idrodinamica sbarca la mostra su Leonardo da Vinci

L’anno di Leonardo a Trieste inizia in Porto vecchio. E in qualche modo fa da apripista all’appuntamento di Esof 2020, quando Trieste per 5 giorni sarà capitale europea della scienza. La giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, ha scelto di celebrare l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci con una mostra “chiavi in mano” da 20.800 euro dell’Associazione Avanguardia Cafè di Ferrara (16.640 euro ad inaugurazione avvenuta e 4.160 euro a conclusione del disallestimento). Il costo complessivo della mostra dovrebbe aggirarsi attorno ai 50 mila euro includendo un eventuale servizio navetta, riconoscimento della percentuale sbigliettamento, non chè le spese per la gestione della sede espositiva (pulizie, sorveglianza e assistenza al pubblico).
Si tratta dell’esposizione “Tra Natura e Scienza: Le macchine di Leonardo” che sarà ospitata dal 9 febbraio al 5 maggio prossimi alla Centrale idrodinamica di Porto vecchio. La mostra interattiva, che presenterà alcuni modelli di macchine leonardesche realizzati da disegni contenuti nel Codice Atlantico, è stata ospitata fino al 31 ottobre scorso al Museo Delta Antico di Comacchio che ha sede nell’ex Ospedale degli infermi. La mostra in offerta speciale è apparsa perfetta per il comune di Trieste per ricordare il “genio del Rinascimento, icona dello scienziato a tutto tondo, immerso nello studio della natura e dell’uomo”. «Il mito di Leonardo da Vinci - si legge nella delibera - è vivo e presente ancora oggi; in pieno contrasto con la visione ultraspecialistica dello studioso contemporaneo, Leonardo seppe esprimersi ed eccellere in diversi campi del sapere, confrontandosi con successo nelle diverse discipline».
Una scelta obbligata quella del ricordo. «Il Comune di Trieste intende ricordare la figura di Leonardo, rivolgendosi, in particolare ma non solo, agli studenti del nostro territorio- - si fa sapere -. La più ricca documentazione dei contributi di Leonardo alla scienza meccanica e matematica, all'astronomia, alla geografia fisica, alla botanica, alla chimica e all'anatomia è contenuta nel “Codice Atlantico”, ove si trovano disegni di strumenti da guerra, macchine per volare o per scendere nel fondo dei mari, dispositivi meccanici e macchine utensili, progetti architettonici e urbanistici».
La Centrale idrodinamica rappresenta una location perfetta per le “macchine di Leonardo”, sia in considerazione del fatto che l'edificio è un manufatto di archeologia industriale con le macchine e le pompe in perfetto stato di conservazione e ancora funzionanti, sia al fine di creare una sinergia con l'esposizione permanente della collezione dei beni del Lloyd” riallestica da alcuni mesi al pianterreno dell'adiacente Magazzino 26. A Trieste sono in arrivo 35 macchine più il plastico della “città ideale di Leonardo da Vinci”. La mostra, che sarà dotata di catalogo, prevede anche l’organizzazione di conferenze e incontri oltre a un servizio di visite guidate destinato alle scuole. Con l'Associazione Avanguardia Cafè si è individuato un biglietto di ingresso alla mostra pari a 4 euro (3 euro il biglietto ridotto). A Comacchio il biglietto intero partiva invece da 6 euro. Si è inoltre decido di ampliare l’ingresso gratuito fino ai 19 anni, anziché i 6, «al fine di incentivare, con finalità formative, l'affluenza dei giovani e delle scuole di ogni ordine e grado». Sarà una mostra interattiva. «Il visitatore - fanno sapere gli organizzatore di Avanguardia Cafè - avrà la possibilità di avvicinarsi a modelli di macchine di vario tipo con un approccio interattivo, senza il timore reverenziale che di solito si prova di fronte ad un congegno ideato da così grande mente. Le macchine presentate nella mostra sono state costruite da Girolamo Covolan, insegnante di educazione tecnica che nel corso della sua attività didattica ha utilizzato l’esperienza manuale del costruire come momento fondamentale nella crescita di ogni individuo». Tutte le macchine, si precisa, “sono perfettamente funzionanti ed interattive». —
FA.DO.
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