Elezioni. Accordo col Pdl: in corsa anche la lista Antonione
Tra i nomi dei possibili candidati il sindacalista Paolo Coppa e il chirurgo Aldo Leggeri

Doppia "civica" a supporto di Roberto Antonione nella sua corsa elettorale per la poltrona di sindaco. Non ci sarà, infatti, solo la Lista Dipiazza ma anche la Lista Antonione ad appoggiarlo al voto di maggio (primo turno il 15 e 16). Entrambe, ovviamente, in affiancamento allo schieramento di marca Pdl, quello "camberianamente" blindato in virtù dell'atto di "Riconoscimento di operatività concorde" firmato il 1° aprile dal premier Silvio Berlusconi. La decisione di proporre anche una lista con il nome del candidato sindaco indicato dal Popolo della Libertà è stata ratificata ieri mattina, nel corso del vertice pidiellino ospitato nella sede ex An di piazza Goldoni. Presenti il coordinatore regionale del partito Isidoro Gottardo e il suo vice Sergio Dressi, gli omologhi provinciali Sandra Savino e Piero Tononi, il vicecoordinatore comunale Davide Chiella (assente giustificato per impegni fuori città il coordinatore Fulvio Sluga) e i due candidati Roberto Antonione, per il Comune, e Giorgio Ret, per la presidenza della Provincia.
«L'indicazione di definire una lista civica arriva dal coordinamento nazionale del Pdl e riguarda anche altre realtà in Italia, ce l'ha riferito Gottardo - ha spiegato Antonione -. Il carattere di questa lista civica sarà animato da un'impostazione flessibile e aperta, improntata sulla collaborazione, mantenendo saldo l'elemento cardine che contraddistingue la nostra campagna elettorale: lavorare tutti insieme, con il più ampio consenso, per il presente e il futuro di Trieste».
Il simbolo della Lista Antonione conterrà sicuramente un evidente richiamo alla città. Già circolano i nomi dei possibili componenti: dai fedelissimi del deputato all'interno del partito, Franco Franzutti e Maurizio Facchettin, a cittadini che politici non sono quali il chirurgo Aldo Leggeri, il sindacalista Paolo Coppa e il dirigente bancario Tullio Cianciolo. Altri, fra medici, docenti ed esponenti del mondo produttivo locale si aggiungeranno. E pare che sia stato avviato anche un dialogo con Nicola Davanzo, consigliere della IV circoscrizione con i Cittadini per Trieste. «Confermo che ci sarà una Lista Antonione assieme a quelle di Dipiazza e del Pdl», ha riepilogato Gottardo ieri. Ma non si è parlato solo di questo, in piazza Goldoni. Sul tavolo anche il tema delle alleanze. E le relative strategie. «Il mandato che ho ricevuto - ha aggiunto il coordinatore regionale dei berluscones - è di dare priorità alla ricomposizione del quadro regionale composto da Pdl, Lega Nord e Udc. Il Pdl è pronto a prendere in esame l'eventualità di fare dei sacrifici». Il che potrebbe significare rinunciare alla fine alla candidatura di Giorgio Ret alla presidenza della Provincia, per accontentare il Carroccio che lì vorrebbe sistemare un suo portacolori (come riferiamo qui a fianco) per conto della coalizione.
«Da parte nostra non ci sono problemi, Ret ha raccomandato di dare precedenza alla coesione del quadro», la sottolineatura di Gottardo. Che ha anche chiesto «chiarezza dall'Udc». I vertici regionali dell'Unione di centro, riuniti ieri sera a Palmanova, hanno sancito la disponibilità del partito a lavorare per tenere saldo l'asse che guida la Regione, purché sia riconosciuto ai centristi un ruolo di rilievo nell'alleanza. Che il Pdl sia disponibile a ragionare sulle ambizioni della Lega per la Provincia lo fa capire lo stesso Giorgio Ret parlando così di un suo possibile passo indietro: «Se lo ritengono opportuno, per una questione di equilibri, non ho problemi. Ho ancora un anno da sindaco di Duino Aurisina».
Apertura sì, ma nella consapevolezza che «Ret è il miglior candidato possibile per la Provincia», ha ribadito il vicecoordinatore regionale del Pdl Sergio Dressi, a riunione «operativa» conclusa. Una posizione condivisa dal numero due del partito a livello provinciale, Piero Tononi: «Concordo, sottoscrivo. Nessuno è meglio di Ret, ma siamo pronti a essere smentiti se qualcuno ci fornirà una proposta migliore...». E se con gli «alleati fedeli» dell'Udc, Tononi auspica di trovare «un accordo», di certo non vede spiragli per un cammino comune con il Fli: «Futuro e Libertà? Dialogare con le vergini immacolate è sempre difficile...».
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