Alla goriziana Elisa Menon va il premio San Rocco: attrice, regista e autrice, è l’anima di Fierascena

Il riconoscimento giunto all’edizione 52 le verrà consegnato domenica. La cerimonia si svolgerà in coda alla messa del Ringraziamento

Marco Bisiach
Elisa Menon
Elisa Menon

Tempo di Festa di Ringraziamento, a borgo San Rocco, e questo significa che come tradizione vuole, è tempo anche del premio San Rocco. Quest’anno avrà il nome, il volto, il talento di Elisa Menon, attrice, regista e scrittrice goriziana protagonista di numerose iniziative culturali e sociali con la sua compagnia “Fierascena”, recentemente premiata come autrice anche dalla giuria del premio Calvino.

Classe 1981, Menon si è diplomata al liceo classico “Dante Alighieri” di Gorizia, per poi iniziare un lungo percorso di formazione nel teatro. Per lei un anno all’accademia “Nico Pepe” di Udine e, in seguito, la consapevolezza di voler esplorare altre facce di quel mondo, indirizzandosi verso il teatro sociale. A Roma ha conseguito un master per attori performer, poi si è formata come attrice sociale a “La Sapienza”. Dopo quattro anni nella capitale, la scelta di tornare nella sua terra, con la consapevolezza che quella di Gorizia poteva essere la dimensione giusta e stimolante per mettere a frutto le conoscenze affinate da ultimo con il master biennale in teatro sociale all’Università Cattolica di Milano.

Intanto era già nata e muoveva i primi passi “Fierascena”, la compagnia di cui è fondatrice e anima e che oggi è una realtà consolidata che promuove formazione, eventi, spettacoli, iniziative sociali e culturali. Da anni si è consolidato ad esempio il percorso di teatro all’interno del carcere di Gorizia, mentre l’ultima proposta, in ordine di tempo, è un progetto ambizioso e innovativo: con “Piccolo Cielo”, Menon e “Fierascena” recupereranno la storica chiesetta del Parco Basaglia trasformandola in spazio di cultura, incontro, confronto, un piccolo teatro ma anche una sala per eventi e attività didattiche, mostre e concerti. Una struttura in grado di far fare un passo in avanti e un salto di qualità al percorso di rilancio del Parco che è in atto in questi anni.

Come detto, poi, Menon è anche scrittrice. Traendo ispirazione dalla vicenda umana e personale del nonno Gino, partigiano garibaldino, Elisa ha scritto il romanzo di ricerca storica “Guance bianche e rosse”, pubblicato da Einaudi, che racconta la figura e la parabola di vita di Elda Turchetti, uccisa nel febbraio del 1945 durante l’eccidio di Porzûs. Un testo premiato appunto con la menzione speciale al Premio Calvino. Ecco perché, vedendo nella regista e autrice una goriziana che merita di essere riconosciuta e considerando anche le ricadute concrete a livello sociale del suo impegno lavorativo e artistico, il Centro Tradizione di Borgo San Rocco ha scelto di assegnare a Menon il 52.mo premio San Rocco.

La cerimonia arriverà come sempre in coda alla messa del Ringraziamento di domenica, quella delle 10.30, che sarà anticipata dalla benedizione dei mezzi agricoli schierati in piazza e dall’esposizione dei sempre suggestivi carretti allestiti con i prodotti della terra. La celebrazione sarà accompagnata dalla corale parrocchiale diretta da Giada Piani, che eseguirà la Messa del 1913 del maestro goriziano don Vinko Vodopivec. Come indicato dall’arcivescovo Redaelli, anche a San Rocco saranno raccolte offerte a sostegno delle popolazioni alluvionate e per tutti saranno a disposizione le pubblicazioni presentate in queste settimane dal Centro Tradizioni, dal numero annuale della rivista “Borc San Roc” al “Lunari pal 2026”. —

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