Estro e tecnica, Ebe trionfa nella sfida del capo in B a Trieste
Competizione tra baristi quasi tutta al femminile in Porto Vecchio per Trieste Coffee Festival. Ognuno dei partecipanti ha avuto 5 minuti per preparare la tazzina perfetta. Sabato il Moka contest

È Ebe Sai Crescente, del locale “Home-Sapore di casa”, la vincitrice della “Capo in B Championship” 2024, la competizione che premia il miglior cappuccino in bicchiere, organizzata nell’ambito della nona edizione di Trieste Coffee Festival. Secondo posto per Emiliano Biagiotti di Lust; sul terzo gradino del podio invece Alice Cernecca dell’Urban Caffè.
La sfida a suon di macchiati in bicchiere, tipici della tradizione triestina, si è tenuta ieri pomeriggio all’interno del Triestespresso Expo, al Generali convention center in Porto Vecchio.
Si è trattata di una gara quasi completamente al femminile, con sei donne partecipanti e solamente due uomini.

A confrontarsi davanti alla giuria, infatti, oltre alla vincitrice, anche Cernecca dell’Urban caffè, Biagiotti di Lust, Francesca Crocenzi (anche lei di Home Sapore di casa), Valentina Fontana del Bar Rex, Dario Lanciano del White Cafè, Valentina Piazzolla di Pep’s Cibi e Vino, e Daniela Lungu del Teatro Verdi Cafè Bistrot.
Per ognuno dei partecipanti il tempo a disposizione per la realizzazione della giusta miscela fra caffè e schiuma di latte era di cinque minuti, al termine dei quali era obbligatorio per il concorrente lasciare la postazione ripulita.
Subito iniziava la valutazione del caffè prodotto da parte della giuria, che ha analizzato l’aspetto visivo, le proporzioni tra caffè e schiuma e il gusto di quattro preparazioni.

Il Capo in B, com’è noto, a Trieste rappresenta qualcosa che va ben oltre il semplice caffè: è uno dei simboli della città delle sue tradizioni, l’espressione di una tradizione secolare e di una vera passione per il caffè.
Questa bevanda, equivalente a un macchiato, forse poco più abbondante, viene servita rigorosamente in un bicchiere di vetro. È la scelta preferita dai triestini e rappresenta un rituale quotidiano, un momento di pausa e una scusa per una chiacchierata con gli amici.

Il Capo in B può avere le sue varianti: “deca” (quindi decaffeinato), “chiaro” con più latte e meno caffè, “orzo” con caffè d’orzo, o un “Nero in B”, un espresso comunque in bicchiere. E c’è pure la versione baby, la “schiumetta”, per i bambini, giusto per abituarli fin da piccoli: solo schiuma di latte, alla quale i genitori più arditi aggiungono un’impercettibile goccia di caffè.
Intanto l’affollatissimo Trieste Coffee Festival prosegue. Questo pomeriggio, sempre al Generali convention center, si terrà il Moka Contest, una gara di caffè con la moka giunta ormai alla terza edizione.
Saranno dieci i minuti di tempo a disposizione per ogni partecipante alla peculiare gara per preparare il caffè, che potrà essere sia già macinato che in grani e macinato all’istante.
La moka (rigorosamente a induzione) potrà essere portata da casa dai concorrenti, così come il caffè. Chi ne sarà sprovvisto potrà utilizzare l’attrezzatura fornita dall’organizzazione del Festival triestino del caffè. —
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