Farmaci biologici mirati per vincere la psoriasi

Un esempio eclatante di come la ricerca generi informazioni molecolari specifiche sulla base delle quali sia possibile disegnare farmaci biologici mirati, un approccio solo immaginabile 30 anni fa

Quando studiavo medicina negli anni '80, il manuale di dermatologia, nel capitolo sulla terapia della psoriasi, era alquanto disarmante: creme a base di crisarobina, un prodotto vegetale usato empiricamente da più di un secolo, oppure catrame o un po' di cortisone. E la raccomandazione, al paziente, di fare vita meno stressante.

Agenzie di viaggio specializzate poi offrivano periodi di soggiorno sul Mar Morto, dove la combinazione di raggi Uvb e sale risultava essere di grande beneficio.

La psoriasi colpisce 125 milioni di persone al mondo; si manifesta con chiazze sulla cute rossastre, sulle quali si formano squame di colore bianco-argento. Interessa gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, la regione dell'osso sacro, mani, unghie e piedi; nei casi gravi anche le articolazioni. Può essere fortemente invalidante, soprattutto dal punto di vista sociale.

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In questi 30 anni è cambiato tantissimo. Oggi sappiamo che la malattia è dovuta alla disregolazione del sistema immunitario, che porta a una proliferazione eccessiva delle cellule dell'epidermide. Le cellule del sistema immunitario della pelle secernono un fattore di crescita, l'interleuchina 23 (Il-23), che attiva una classe specifica di linfociti; questi ultimi producono altri fattori di crescita, tra cui Il-17 e Tnf, che stimolano la proliferazione delle cellule. Sulla base di queste informazioni, la ricerca ha sviluppato una serie di farmaci in grado di bloccare i diversi fattori coinvolti. Prima sono entrati un uso tre anticorpi monoclonali e una proteina contro Tnf, seguiti, nel 2009, da un anticorpo contro Il-23. Ora è il turno di due anticorpi contro Il-17 e di uno contro il recettore di Il-7.

Nelle ultime fasi di sperimentazione ci sono almeno 4 nuovi anticorpi contro Il-23 e due innovativi contro Tnf e Il-17 insieme. Competono per il mercato tutti i giganti farmaceutici, insieme a piccole imprese biotech. Il successo terapeutico supera già ora il 90 per cento in alcune delle sperimentazioni.

Quello della psoriasi è un esempio eclatante di come la ricerca generi informazioni molecolari specifiche sulla base delle quali sia possibile disegnare farmaci biologici mirati, un approccio solo immaginabile 30 anni fa.

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