Felix il falegname, dalla Romania al G8

Nel 2006 Andreescu apre il suo laboratorio: ora ha sei dipendenti. «Ma banche e ditte ci fanno soffrire»
Di Benedetta Moro

Da 50mila a 300mila euro, da un’unica persona a sei dipendenti. Ci sono storie che pur attraversando gli anni fatidici della crisi danno speranza all’umore, al futuro, al Paese, all’integrazione. Come quella di Felix Aurelian Andreescu, un rumeno “triestinizzato” che ha messo in piedi da solo nel 2006 un’attività artigianale tutta sua, la Felix falegnameria, riuscendo a fatturare in dieci anni il quintuplo e assumendo cinque dipendenti.

Un bel gruppo di lavoratori, composto da rumeni e italiani, che oggi raccoglie due generazioni, dai 20 ai 45 anni. «Scendendo dall’Obelisco, ho capito che Trieste sarebbe stata la mia casa» racconta Felix ripensando al ’98, quando arrivò qui. Un viaggiatore incallito che ha scelto il capoluogo giuliano per lavorare e vivere. «Mi sono messo in proprio dopo aver imparato il mestiere in un’altra falegnameria, cominciando da zero e, nonostante la crisi - spiega -, l’azienda è riuscita ad aumentare il fatturato e i dipendenti». Tra le sue mani passano gli sdruccioli di legno per rendere le case dei triestini più belle, che richiedono dalle scale ai mobili personalizzati. «I triestini - dice - sono fantasiosi, per noi è sempre una sfida continua».

Offrono il loro supporto a una clientela comunque di una certa età, e per avvicinare anche i giovani il kit stile Ikea è la nuova idea di Felix: «Abbiamo investito nell’innovazione - annuncia - e quindi possiamo personalizzare i mobili ma con questo nuovo sistema diamo la possibilità di risparmiare». Il fiume in piena di Felix and company ha sempre retto anche quando pioveva qualche goccia di sfortuna. Un po’ i prodotti industriali, un po’ «riuscire a convincere le banche - spiega il titolare - di concederci l’accesso al credito per sviluppare nuovi progetti di innovazione. Ma a metterci i bastoni fra le ruote sono soprattutto le imprese di costruzione che si approfittano dei piccoli artigiani a causa della mancanza di un regolamento chiaro in cui il subappaltatore venga tutelato». Esperienze che hanno spinto Felix falegnameria a lavorare solo con i privati. A parte i ricordi tristi, Aurelian suda ancora se pensa alla sfida più importante che gli è capitata, quando si sono riuniti a Trieste i ministri del G8: mancava una scala al castello di Miramare affinché gli uomini politici potessero salire su un palco e scattare la foto di gruppo. In 24 ore la Felix falegnameria ha esaudito il desiderio. E G8 fu.

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