Lavori, buche, incertezze: Fernetti attende l’impatto della H4 slovena chiusa
Lo stop che da sabato interesserà l’autostrada oltreconfine riverserà i camion su un valico già in forte difficoltà. E l’Interporto teme il blocco per le file dei Tir

Il piazzale che continua a palesare le profonde ferite sull’asfalto provocate dal sempre più intenso traffico di mezzi pesanti degli ultimi anni. I transiti tutt’ora inesorabilmente limitati a una sola corsia, da qualche giorno spostata sul lato sinistro della carreggiata, per chi entra in Italia. E di conseguenza molto lenti e comunque condizionati dai controlli che devono eseguire le forze dell’ordine. Le preoccupazioni dei dirigenti del vicino Interporto, che temono il formarsi, a partire da lunedì prossimo, di lunghe code in territorio sloveno, prima del confine, tali da bloccare l’ingresso alla bretella riservata ai camion destinati alla loro struttura, che si diparte dall’autostrada all’altezza di Sesana.

La chiusura da sabato
Si è aperta così, con molti interrogativi ancora privi di risposta e notevoli problematiche da risolvere nei pochi giorni che restano a disposizione, la settimana di passione che porterà, da sabato, all’impatto con la prima chiusura della H4, la superstrada che corre lungo la valle del Vipacco e funge da collegamento fra la A1, principale autostrada slovena, quotidianamente percorsa da migliaia di mezzi pesanti in arrivo da Est, e l’Interporto di Gorizia.
Com’è noto, i camion provenienti dal centro Europa saranno dirottati su Fernetti, ma lo stato del vecchio valico è a dir poco precario, come descritto, perciò la situazione del traffico potrebbe diventare esplosiva e andare fuori controllo.

Per quanto concerne invece il traffico ordinario verso Gorizia, la ministra slovena per le Infrastrutture, Alenka Bratušek, ha stabilito che esso sia dirottato su una strada regionale parallela alla H4.
La scelta di chiudere la H4 nel cuore del ponte di Ferragosto è stata fatta dalle competenti autorità slovene nella consapevolezza che, da venerdì 15 a domenica 17, i mezzi pesanti non potranno transitare. Ma da lunedì 18 in poi cosa accadrà a Fernetti? Il primo cantiere infatti avrà la durata di 100 giorni e si protrarrà fino alla fine di novembre. «La preoccupazione è notevole – dice Tanja Kosmina, sindaca di Monrupino, comune nel cui territorio rientra tutta l’area di Fernetti – Abbiamo avuto numerose riunioni a più livelli, ma oramai siamo arrivati alla vigilia della chiusura.

L’incontro in Prefettura
Proprio la Prefettura ha indetto un nuovo incontro per oggi (martedì 12 agosto) i tempi sono veramente strettissimi». Sempre dalla Prefettura era stato assicurato che, prima della fatidica data di sabato 16, si sarebbe provveduto a raddoppiare le corsie di accesso all’Italia, in modo da snellire gli ingressi. E questo è un provvedimento fattibile che tutti attendono. Rimane invece aperto il tema dello stato del piazzale, di cui era stata annunciata la sistemazione in tempo per il ponte di Ferragosto e che invece rimane dissestato.

L’Interporto
E c’è notevole apprensione anche all’interno dell’Interporto di Fernetti.
«I mezzi pesanti che hanno come destinazione la nostra struttura – spiega il direttore dell’Interporto, Oliviero Petz – da anni hanno a disposizione una bretella che si dirama dall’autostrada slovena all’altezza di Sesana, per arrivare nel nostro Interporto, evitando così di appesantire i transiti sul valico. Ma se dovessero formarsi lunghe code nel tratto autostradale sloveno tali da impedire l’accesso alla bretella, ecco che i camion diretti all’Interporto subirebbero anch’essi le conseguenze della chiusura della H4, con gravi ritardi e difficoltà di vario genere».
E aggiunge, come monito: «Esiste un protocollo di cui abbiamo definito i termini nel corso delle riunioni in Prefettura – continua Petz – che prevede la formazione di scaglioni di camion già parecchi chilometri prima del valico, in modo che l’afflusso sul confine non sia continuo ma scandito. Speriamo sia applicato. Ricordo come gran parte dei mezzi pesanti, che dalla prossima settimana transiteranno su Fernetti, non saranno diretti all’Interporto, perciò non vorremmo che invece quelli che hanno come destinazione la nostra struttura restino imbottigliati in colonna a causa di ritardi nell’adozione dei necessari provvedimenti».

Il transito ordinario
Resta infine il problema dei transiti del traffico ordinario. Il valico di Fernetti è quotidianamente utilizzato da centinaia di lavoratori transfrontalieri che, per evitare le problematiche che si origineranno da lunedì, ricorreranno a percorsi alternativi, cioè a strade secondarie sulla quali improvvisamente si registrerà un considerevole aumento dei transiti. —
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